Ancora una volta il Rally Internazionale Storico Costa Smeralda, giunto a una 5ª edizione nuovamente griffata Martini come negli anni d’oro (dal 1978 al 1994), è riuscito a compiere la magia di regalare, a equipaggi e spettatori, un viaggio nel tempo, tra auto che hanno scritto la storia delle corse e  che sono rimaste impresse nella memoria di tanti.

Rally. Ad aggiudicarsi l’assoluta, e il 3º raggruppamento, sono stati i siciliani Natale Mannino e Giacomo Giannone (Porsche 911 in 1:02’41”9), che hanno preceduto Luise-Ferro (Fiat Ritmo 130 Abarth, 14”7), trionfatori nel 4º raggruppamento, e Tolfo-Cazzaro (Lancia Stratos, a 22”7), che hanno conquistato il primato nel 2º raggruppamento. Quarti assoluti, e primi dei sardi, Sergio Farris e Giuseppe Pirisinu (Porsche 911 Sc, a 30”4), mentre ha chiuso 12º assoluto l’equipaggio Parisi-D’Angelo, che ha portato a casa il successo nel 1º raggruppamento. Il Trofeo A112 Abarth, invece,  è andato a Droandi-Fornasiero, che avevano già chiuso in testa alla classifica la prima giornata di gare.

Regolarità. La Regolarità a Media, valida per il Tricolore e l’Europeo Fia, è stata vinta da Concari-Androvandi (Lancia Delta Hf), davanti a Verdona-Verdona (Peugeot 205) e Chiesa-Chiesa (Ford Cortina Lotus Mk1). Undicesimi, e primi dei sardi, Alessandro Virdis e Silvia Giordo (Porsche 356), seguiti da Mibelli-Sequi (Ford Escort Rs). Nella Sport, valida per il Trofeo Tre Regioni, si  è imposto l’equipaggio Fascicolo-Gemme (Fiat 127, 278 penalità), 7º posto assoluto e 1º dei sardi  Ruiu-Canu (Alfa Romeo 33).

Reazioni. Grande soddisfazione da parte dell’organizzatore, il  presidente di Aci Sassari, Giulio Pes di San Vittorio: “Ringrazio i nostri partner, Martini, Sparco, Pirelli e la Regione Sardegna, nonché tutto lo staff di Aci Sassari che ha lavorato alla realizzazione dell’evento”.

Raggiante il pilota vincitore del rally, Pasquale Mannino: “L’anno scorso sono venuto come spettatore e questa volta sono tornato per correre. Ho trovato avversari di grande valore, delle strade bellissime, tutto organizzato molto bene e il ritorno della Martini è stato come andare indietro nel tempo. Spero che questa gara possa andare avanti e diventare Europeo, ci credo perché lo merita”. Un po’ di amaro in bocca per Sergio Farris, che ha sfiorato il podio. “Abbiamo sfiorato il podio, peccato. Sono grato al mio navigatore Giuseppe Pirisinu, l’unico di cui riesco a fidarmi ciecamente, essendo abituato a correre le salite. La macchina era perfetta, eccezionale come telaio e come motore, però ho corso solo un paio di rally e per avere più dimestichezza c’è bisogno di allenamento”.

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