Tennis Serie A1, per il Tc Cagliari una stagione soddisfacente
L’analisi del capitano della squadra femminile Martin Vassallo ArguelloPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
“E' stata una partita molto intensa, bella. Diciamo che ancora sentiamo il dolore di aver perso l'opportunità di arrivare in finale, perché siamo arrivati veramente vicino. Dall'altra parte, una soddisfazione enorme per quello che hanno dato le ragazze. Dopo la sconfitta a Palermo, la qualificazione sembrava molto lontana, invece soprattutto loro ci hanno creduto sempre che si potesse arrivare fino al doppio decisivo, con la chanche di vincere ogni partita”.
Martin Vassallo Arguello, capitano della squadra femminile del Tc Cagliari che si è fermata a un passo dalla finale-scudetto, analizza il risultato all'indomani della battaglia contro il Ct Palermo, persa solo al match tiebreak del doppio di spareggio.
“Nuria Brancaccio ha fatto un'altra partita durissima, peccato non sia riuscita a portarla a casa. Alessandra Mazzola ha fatto forse una delle migliori partite della sua stagione, detto anche da lei, non solo a squadre, ma anche a livello personale. Ha giocato incredibilmente bene – spiega il tecnico argentino, che sottolinea - la soddisfazione di vedere come cresce ogni anno Marcella Dessolis: adesso non è più il quarto vivaio che accompagna la squadra, ma è un'opzione vera. Con le sue compagne, tutti insieme, l'abbiamo scelta sia in singolare, sia in doppio”.
Le ragazze “hanno lottato, dato tutto e portato la bandiera del Tc Cagliari in alto, sono molto contento e soddisfatto. Le ringrazio per quello che hanno fatto tutto l'anno. E' un campionato molto duro, giocato tra tornei e preparazione. Quelle più in alto in classifica si giocano l'ingresso alla stagione australiana di inizio 2026, mentre le altre difendono la classifica per finire la stagione in una buona posizione. Arrivano tutte fisicamente cotte, con i viaggi per andare e tornare, tra tornei in settimana e il campionato la domenica. Fanno grossi sforzi e le ringrazio per quello”, conclude Vassallo Arguello.
