L’occasione è ghiotta: domenica contro il Cassino l’Olbia ha la possibilità di allungare la striscia positiva e conquistare punti importanti in ottica salvezza, che a dispetto del sesto posto in classifica a quota 16, a -2 dai playoff, resta il primo obiettivo della stagione.

L’avversario, ultimo con 4 punti frutto di una vittoria, registrata alla prima giornata contro l’Ischia, e del pareggio con l’Anzio di fine settembre, viene da cinque sconfitte e non segna dal 12 ottobre (vedi l’1-2 con la Palmese).

Nel girone G di Serie D i frusinati vantano anche il triste primato della peggiore differenza reti (6 segnate contro le 17 subite), e – ciliegina sulla torta – contro i bianchi non potranno contare sul loro miglior marcatore (con 3 gol) Samuele Sorrentino, che salterà la sfida dell’11ª giornata per squalifica.

La staffetta in panchina tra Corrado Urbano, che si è dimesso il 20 ottobre dopo la sconfitta con l’Albalonga, e Davide Mancone non ha per ora sortito gli effetti desiderati, ma le insidie del match dello stadio Gino Salveti – la cui tribuna ospiti, chiusa per problemi di inagibilità dopo la prima giornata di campionato, sarà riaperta al pubblico proprio domenica – stanno anche nelle difficoltà e nella voglia di superarle del Cassino.

Dal canto suo, l’Olbia dovrà rinunciare in difesa a Fabrizio Buschiazzo, fermato dal giudice sportivo per somma di ammonizioni, e con i giocatori contati reinventarsi il reparto arretrato sarà una bella impresa per Giancarlo Favarin, già alle prese con i malumori dello spogliatoio per gli stipendi arretrati e le promesse mancate da parte di una società sempre più assente e silente, aggredita dalla prima istanza di procedimento giudiziale (o fallimento) e in stand by sul piano della cessione della proprietà, di cui da 10 giorni non si sa più nulla.

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