Sfida-salvezza per la Dinamo a Bologna con la Fortitudo
I sassaresi sono chiamati a una pronta reazione dopo la bruciante sconfitta di Cremona
La Dinamo in un pre-partita (foto concessa da Giampiero Marras)
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il recupero della tredicesima giornata è la seconda sfida salvezza, inutile girarci intorno. Ed è una partita da non perdere quella di mercoledì a Bologna (inizio alle 20.30) contro la Fortitudo, che è penultima a sole due lunghezze di ritardo dalla squadra sassarese.
Il coach Piero Bucchi si attende una reazione dai giocatori, una reazione di squadra, perché a Cremona sono riemersi vecchie lacune che sembravano se non colmate almeno ridotte.
Partita molto difficile: già sold out per il 26 dicembre, anche se ora la capienza è stata riportata al 35% e quindi il tifo bolognese sarà meno numeroso. La Fortitudo è partita malissimo (2/10) e tra Covid, infortuni e una mezza rivoluzione sul mercato sta cercando di trovare un'identità. Sembra esserci riuscita: due successi nelle ultime tre gare, contro Trieste e Varese, e il derby con la Virtus perso in volata sbagliando ben 4 liberi di fila.
L'organico riaffidato a Martino dopo l'addio di Repesa a fine settembre vale sicuramente di più. Contro Varese ha debuttato vittoriosamente la guardia Frazier, con 13 punti. Giocatore che in attacco si affianca all'esterno Aradori (quasi 15 punti di media) e all'ala tedesca Benzing (14 punti col 40% da tre) che ha fisico da pivot. Come stazza in effetti la Fortitudo è davvero ben messa: il centro Groselle è alto 213cm ed è rientrato l'italiano Totè che arriva a 211cm. Insomma brutti clienti che metteranno alla prova definitiva il pivot della Dinamo Mekowulu, sul quale la società è chiamata a fare una riflessione visto il rendimento nuovamente modesto.