Il tanto temuto scivolone in zona retrocessione è diventato realtà. All’indomani della 17ª e ultima giornata d’andata del campionato di Serie D l’Olbia si risveglia nei playout.

La sconfitta nel derby casalingo col Cos nell’anticipo del turno abbinata ai risultati di ieri costa alla squadra di Giancarlo Favarin due posizioni in meno in classifica, a pari punti (19) con Anzio, Palmese e Atletico Lodigiani, che, tuttavia, guadagna il dodicesimo posto che vale la salvezza diretta grazie alla migliore differenza reti.

La crisi societaria, che impedisce all’Olbia Calcio di rinforzare l’organico a disposizione di Favarin e di pagare gli stipendi arretrati, è diventata un fardello insostenibile. L’ultima vittoria dei bianchi risale al 26 ottobre e al derby col Budoni, dopodiché Ragatzu e compagni hanno collezionato quattro pareggi e altrettante sconfitte concedendo punti ad avversarie dirette come Ischia, Cassino, Real Monterotondo e Anzio. Un filotto sul quale hanno inciso fattori fisici, mentali e ambientali, accentuati dalla latitanza della proprietà.

Il cambio ai vertici resta l’unica soluzione. L’imprenditore Romi Fuke, che con la sua Sport & Tourism Investments ha appena abbracciato il progetto sportivo del circolo “I Faggi – Sport, Wellness & Friends” di Biella, ha confermato il suo interesse nell’acquisizione dell’Olbia Calcio, ma i tempi sono stretti. Anche perché all’orizzonte si stagliano le scadenze federali, il cui mancato rispetto comporterebbe un peggioramento della classifica per via della penalizzazione in termini di punti (uno per ogni mensilità non pagata fino a dicembre) alla quale vanno incontro i club morosi.

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