Medaglia d'oro e certificato d'Eccellenza per meriti sportivi. Così sono stati premiati Giancarlo e Gino Emanuele Melis, maestri e docenti nazionali di karate Wkaeda di Quartucciu, all'evento "Storie di sport e di persone straordinarie" al Salone d'Onore del Coni a Roma. A consegnare il riconoscimento, per entrambi, sono stati il presidente del Coni Giovanni Malagò, il presidente nazionale Libertas Andrea Pantano, il presidente del Cip Luca Pancalli e Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle.

I maestri Melis premiati al Coni

L'appuntamento capitolino si è tenuto per celebrare gli insegnanti tecnici che rendono lo sport un motore di inclusione, solidarietà, uguaglianza, rispetto, benessere collettivo e cambiamento sociale. In occasione dell'80° anniversario dell'Ente Sportivo Libertas si è reso omaggio a uomini e donne, rappresentanti di tutte le Regioni d'Italia, che trasformano ogni giorno lo sport in un linguaggio universale di crescita, speranza e dignità.

«Questo premio, che ci rende molto contenti, è frutto di passione, sudore e sacrificio nell'insegnamento non solo del karate, ma anche nell'impegno sociale», dichiarano Giancarlo e Gino Emanuele Melis. «Ricevere questo premio nella Sala d'Onore del Coni, cuore pulsante dello sport italiano, è motivo di orgoglio e felicità. Questo però non è un punto di arrivo, assolutamente: siamo coscienti del fatto che dobbiamo rimboccarci le maniche, sudare, perché nuove importanti sfide attendono noi e i nostri atleti. Dobbiamo arrivare preparati, perché la bandiera dei quattro mori merita di sventolare nei podi più importanti del mondo».

I maestri Melis, padre (Giancarlo) e figlio (Gino Emanuele), da 16 anni insegnano karate a Quartucciu a tanti atleti, piccoli e grandi. Hanno inoltre portato in Sardegna numerose medaglie conquistate in campo nazionale e internazionale: Gino Emanuele è atleta della Nazionale e ha vinto due volte Mondiali ed Europei, oltre a ben 12 volte il Campionato Italiano.

In aggiunta, i due docenti sardi si sono contraddistinti in campo nazionale non solo per i prestigiosi traguardi sportivi raggiunti ma anche per il loro impegno sociale. Da diversi anni vengono invitati da scuole, associazioni e amministrazioni comunali per parlare di bullismo e cyberbullismo, per sensibilizzare i giovani su questo cancro sociale e fare quindi prevenzione. Ma i loro numerosi inviti dagli istituti scolastici sono anche per insegnare karate e difesa personale agli studenti.

Per Gino Emanuele Melis ora l'obiettivo della sua preparazione atletica e tecnica avrà come obiettivo i Mondiali di karate del 2026, per cercare di conquistare il tris dopo che a marzo di un anno fa ha conquistato la medaglia d'argento, nella finale col capitano della Repubblica Ceca (1-1 al termine dell'incontro, nell'over time di un minuto ha vinto l'avversario che ha fatto il punto per primo). «Ovviamente, il Campionato Mondiale sarà preceduto agli Open, prestigiose competizioni internazionali di Classe A: io ci sarò», ha detto.

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