Il ruolo del traghettatore lo ha assunto con la solita professionalità. Da oltre 11 anni Augusto Medda all’Atletico ha fatto praticamente di tutto.

L’anima della società. Ne rappresenta ancora l’anima al punto che, ironicamente ammette: “Ho anche pensato di tornare in campo ma si fa per scherzare: vero che sto bene e ho le forze ma non è certo il caso”. Da pochi giorni Medda è infatti l’allenatore provvisorio dell’Atletico di Narcao dopo l’esonero di Marco Farci.

Bisogna voltare pagina. Sono ore febbrili per il club sulcitano ultimo in classifica in Promozione (che peraltro ha perso l’attaccate Pinna passato all’Isola Verde): il club potrebbe scegliere il sostituto a momenti. Intanto Medda ha diretto i primi allenamenti e guidato la squadra nel recupero, perso, col Gonnosfanadiga: “Squadra con defezioni, buono l’impegno ma c‘è qualche ritardo atletico: bene il fatto che arriveranno dei rinforzi>. Ma per qualche giorno Narcao si è riaffidato a colui che ne rappresenta in larga misura l’anima: 55enne, all’Atletico da 11 anni dopo aver vestito, fra l’altro, le casacche di Villacidrese, Decimo, Samassi.

Aveva pensato di riposarsi. Da allenatore del Narcao ha vinto il campionato di Prima categoria e da allenatore-giocatore quello del 2010, poi ha diretto il club in Promozione: “A un certo punto – racconta – ho anche pensato di cambiare aria e di riposarmi invece ho fatto di tutto per riprendere a giocato e sono grato di essere stato consultato dalle dirigenze quando occorre scegliere i calciatori”. Di lui il club si fida. Da allenatore del Narcao ha poi vinto il campionato Giovanissimi. Ora allena la Juniores e questo ha pesato nella decisione di affidargli provvisoriamente la prima squadra: <Onorato della fiducia: rifletto sul fatto che sono integro e che potrei anche giocare, ma è un pensiero che dura meno di un istante: in campo scenderanno i ragazzi che sapranno riscattarsi”.

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