L’Olbia prepara la prima al “Nespoli” col Valmontone
Al via gli abbonamenti, vertenze degli ex per lo stipendio di giugnoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Archiviato il debutto in campionato, che ha fruttato un punto sul campo dell’Albalonga, l’Olbia è tornata al lavoro a Loiri per preparare la prima sfida interna della stagione, che la opporrà alla matricola Valmontone domenica al “Nespoli”.
Tra le note liete registrate in occasione della trasferta romana spicca la presenza di diversi talenti locali, e tra questi Marrazzo, autore del momentaneo vantaggio dei bianchi, e una prestazione che il tecnico Giancarlo Favarin giudica soddisfacente, a maggior ragione dopo quella offerta da Ragatzu e compagni in Coppa Italia, caratterizzata da molte ombre e pochissime luci. Si lavora per migliorare la condizione fisica, penalizzata dalla preparazione partita in ritardo, ma anche sul fronte mercato per i rinforzi richiesti dall’allenatore, sebbene la situazione economico-finanziaria del club, privo di fonti certe di approvvigionamento nel bel mezzo di una fase di transizione societaria – e qui cascano le note meno liete –, non aiuti.
Lanciata due settimane fa dal Comitato Sostegno Olbia Calcio per le spese correnti, la raccolta fondi non starebbe avendo troppo successo, così si spera nella campagna abbonamenti, al via da ieri, e nell’attaccamento degli olbiesi alla loro squadra, gestita in questo delicatissimo momento dall’olbiese doc Giovanni Degortes, presidente del comitato di sostegno e consulente incaricato da SwissPro per sistemare bilanci e conti e favorire così il cambio di proprietà.
In termini di presenze, la media casalinga dello scorso anno era di 258 spettatori a partita, peggiorata rispetto a quella della stagione precedente di 892 persone: vero è che nel mentre l’Olbia ha perso una categoria, retrocedendo dalla Serie C alla Serie D, ma lo è altrettanto che ha guadagnato quattro derby, che, in teoria, avrebbero dovuto favorire l’affluenza allo stadio.
Ampliando lo sguardo, negli ultimi dieci anni la media più alta si è registrata nella stagione 2017/18 con 1268 spettatori a partita al “Nespoli”, ma a parte quel campionato, e quello precedente, in cui i galluresi avevano ritrovato il professionismo dopo 6 anni di dilettantismo, e al netto delle due stagioni condizionate dal Covid, la soglia delle mille presenze non è mai stata superata.
Intanto, i tesserati dell’anno scorso, tra giocatori e membri dello staff tecnico, avrebbero avviato la vertenza per il mancato pagamento dello stipendio di giugno, e all’orizzonte, oltre a un’amichevole col Tavolara che prepara il campionato di Seconda categoria, si intravedono i 2 punti di penalizzazione per il ritardo nel saldo della mensilità di maggio.