Solo la pandemia è riuscito a fermarlo, come a tutti gli altri calciatori del resto. Ma appena si è ripreso a giocare ha ricominciato il suo mestiere preferito: gonfiare la rete. A "soli" 46 anni. Gianluca Siazzu, gioca a casa sua da qualche anno, a Torpè, in Prima categoria. Con oltre 400 gol segnati, dalla Serie C in giù, è attualmente il più prolifico giocatore sardo in attività. E si diverte come un matto, un po' meno i suoi marcatori, uccellati in ogni partita. Siazzu ha infatti ripreso il suo ruolino di marcia: 3 gare di campionato e 3 gol naturalmente.

L’ultima rete. L'ultimo domenica scorsa nella partita casalinga contro l'Abbasanta, pareggiata 1-1. "Nel primo tempo ho approfittato di una disattenzione del mio marcatore su un bel traversone.- racconta Gianluca - Mi sono quindi avventato sul secondo palo, sono riuscito ad anticipare il difensore e fare gol". Facile a dirsi, per questo centravanti brevilineo, rapidissimo e scaltro, letale in area di rigore come un cobra. Nonostante l'età che avanza. "Sono portuale ad Olbia. Finito il lavoro mi alleno e sto bene - prosegue -. Il calcio mi piace più di prima e vivo per il gol". E a chi gli domanda quando smetterà, la risposta di Gianluca Siazzu è molto semplice, quasi disarmante: "Chi si ferma è perduto". E come non credergli?

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