Sgombriamo il campo da un equivoco: nel girone di andata il Giugliano ha fatto solo 2 punti in più della Torres, 41 contro i 39 dei rossoblù. Anche se un paio di gare sono state rinviate e giocate dopo rispetto al calendario. Se la squadra sassarese col pareggio contro il Carbonia (3-3) è come se avesse rinunciato all'inseguimento è colpa di un girone di ritorno anonimo.

Attualmente il Giuliano ha 60 punti, contro i 49 della formazione di Greco, che deve recuperare la partita di Arzachena. Ebbene, se all'andata il Giugliano ha viaggiato alla media di 2,41 punti a partita, dopo il giro di boa la capolista ha rallentato leggermente, scendendo a 2,11 punti di media, come dimostrano i 19 punti in nove partite.

La Torres invece è stata deludente: in otto gare appena 10 punti, frutto di due vittorie e quattro pareggi. La media è di 1,25 contro i 2,29 dell'andata.

Più bella che pratica, la formazione rossoblù si perde spesso in passaggetti orizzontali, in estetismi belli da vedere ma poco pratici. Rispetto alla qualità di gioco e al possesso palla finisce così per creare e soprattutto segnare meno di quanto dovrebbe. Cinismo che invece hanno dimostrato il Giugliano e anche la vice capolista Team Nuova Florida.

Nel commentare il pareggio contro il Carboni, l'allenatore Alfonso Greco ha detto: “Nel secondo tempo non abbiamo avuto l'atteggiamento e la gestione della gara che deve avere una squadra importante. Abbiamo fatto un passo indietro. E' un problema mentale”.

Si spera che il rientro anticipato del bomber Scotto, utilizzato nell'ultimo quarto d'ora, e l'innesto dell'albanese Cani bastino per dare quella praticità indispensabile per cercare di arrivare in Lega Pro, direttamente o attraverso i playoff e la Coppa Italia, che garantiscono alti punteggi nel caso di ripescaggi.

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