Anche quest’anno Cus Cagliari e San Salvatore Selargius, portacolori sarde nell’A2 femminile di basket, sono state inserite nel Girone Sud in compagnia di Ancona, Battipaglia, Empoli, Firenze, La Spezia, Matelica, Patti, Roma, Roseto, Savona, Umbertide e Vigarano.

 

Mercato. In attesa di tornare in campo, tra le fila rossoblù e giallonere arrivano ci sono state conferme significative, a partire da quelle dei due capitani, Erika Striulli e Silvia Ceccarelli.

 

Techfind Selargius. La romana Silvia Ceccarelli, guardia/ala classe 1996, giocherà la terza stagione consecutiva con la maglia del San Salvatore. “Ringraziamo Silvia per la serietà mostrata, ci aveva dato una parola al termine della scorsa stagione e l’ha mantenuta. Sarà un perno importantissimo della nuova squadra”, ha detto il presidente Marco Mura.

“La riconferma per il terzo anno è un riconoscimento per il lavoro svolto qui. Abbiamo svolto qualche allenamento col nuovo coach e l’ambiente è rimasto positivo, il nuovo ciclo non mi spaventa, le sfide fanno parte del gioco”, ha concluso Ceccarelli.

Cus Cagliari. Il sodalizio universitario e la play veneziana Erika Striulli assieme per almeno altre due stagioni. La giocatrice classe 1990, dopo aver giocato col Cus in A1 nel campionato 2012/2013, è tornata tra le fila cagliaritane nell’estate 2018, diventando ben presto capitana e bandiera della squadra. “Penso di avere ancora tanto da dare, le ultime due stagioni sono state insoddisfacenti dal punto di vista personale, i problemi fisici mi hanno costretta a viverle a metà”, ha spiegato Striulli. “Credo che il gruppo dello scorso anno fosse arrivato alla fine naturale del suo ciclo. C’erano ragazze che avevano già dato il massimo, e dopo tanti anni non c’è nulla di male, per fare il salto di qualità servono profili estremamente motivati”.

Rimarrà a Cagliari, per la sesta stagione consecutiva, anche Eugenia Caldaro, ala forte vicentina classe 1996. “La considerazione che ho della società è indescrivibile, serietà e solidità caratterizzano un ambiente stimolante che inevitabilmente mi motiva a lavorare per continuare a migliorare. Se sai di essere nel posto giusto non c’è ragione di cambiare”, ha sottolineato Caldaro.

 

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