Il derby di Uri rilancia l’Olbia in chiave salvezza, Ze Maria esulta: «Vittoria importantissima»
All’appello manca un puntoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Alla matematica manca ancora un punto, ma il successo per 2-1 nel derby con l’Atletico Uri è per l’Olbia una discreta ipoteca sulla salvezza diretta.
A una giornata dalla fine del campionato di Serie D, con 41 punti in classifica alla squadra di Ze Maria basterà un pareggio domenica contro una Gelbison già certa del secondo posto per confermare la categoria al termine di una delle stagioni più travagliate della storia del club.
Al “Nespoli”, davanti al suo pubblico, l’Olbia punterà tuttavia alla vittoria. C’è da vendicare la sconfitta dell’andata, ma, soprattutto, è meglio non correre rischi, con cinque squadre che lottano adesso per evitare il tredicesimo posto che vale i playout: oltre all’Olbia, Trastevere, Latte Dolce, Ilvamaddalena e Real Monterotondo.
Intanto, i bianchi si godono il successo di ieri. «È una vittoria importantissima, di carattere. La squadra ha giocato bene, è stata aggressiva, e abbiamo sfruttato le occasioni che abbiamo avuto», esulta Ze Maria.
«Abbiamo anche sofferto, com’era normale che fosse, contro una buona squadra che si giocava la salvezza: sulle palle lunghe abbiamo rischiato qualcosa e abbiamo subito un gol che, non dico che ci abbia messo paura, però c’era il timore che potesse ricapitare. In questi casi i giocatori devono avere i nervi d’acciaio, e i miei li hanno avuti».
L’allenatore dell’Olbia loda i suoi. «Sono contento, perché questa vittoria corona la stagione molto complicata che i ragazzi hanno dovuto affrontare. Sono contento per loro. Quando sono arrivato la squadra era agli ultimi posti: sapevamo che risalire la classifica non era semplice. Io ho solo messo a posto alcune cose”, dice Ze Maria. “I ragazzi hanno creduto in quello che dicevo loro, e i risultati si sono visti, perché al di là della vittoria l’Olbia è una squadra che gioca a calcio contro qualunque avversario. Sono contento per i risultati, si sa che giocando bene prima o poi arrivano, e sono arrivati: merito dei ragazzi, che si sono sacrificati in una situazione non semplice».
Poi, sollecitato sull’argomento, il tecnico brasiliano torna sul percorso dell’Olbia sotto la sua gestione, iniziata a metà novembre con i galluresi penultimi in classifica con 6 punti.
«Come allenatore quando sono arrivato ho dovuto dare un po’ di tranquillità all’ambiente, restituire ai ragazzi la fiducia che gli mancava e trasmettergli la consapevolezza, dei punti forti e dei punti deboli, e del bisogno di lavorare sodo, perché era l’unico modo per uscire da una situazione complicata», dice ancora l’ex Inter.
«I ragazzi sono stati bravissimi a capire il momento, e si sono fidati di me, e io sono contento: per un allenatore avere la fiducia dei suoi giocatori è molto importante».