Il “day after” dell’Olbia dopo le dimissioni di Surace
A Giorgi l’arduo compito di gestire nel pieno della crisiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’autore o gli autori dello striscione di contestazione comparso al “Nespoli” due settimane fa sono stati accontentati: Guido Surace si è dimesso dalla presidenza dell’Olbia Calcio, assunta nella primavera dell’anno scorso, e, comunicato del club alla mano, “lascerà il CdA a tempo debito”.
Nella nota stampa di ieri si legge anche che il suo socio Benno Räber “è pronto a fare un passo indietro dalla gestione attiva”, e che la stessa è stata momentaneamente affidata al direttore generale Alessandro Giorgi, “che, coadiuvato dalla segreteria, avrà il compito di stabilizzare la situazione attuale e di accompagnare il club in questa fase di ristrutturazione e transizione”. La priorità “sarà assicurare alla squadra un ritiro precampionato, fondamentale per affrontare serenamente il prossimo campionato di Serie D”, al via il 7 settembre. “Il tutto – si legge ancora – in attesa di ulteriori sviluppi societari”. Lecito domandarsi quali potrebbero essere questi “sviluppi societari”, e se dietro il passo indietro degli svizzeri ci sia un’offerta di acquisto delle loro quote. E – non un dettaglio – con quali mezzi finanziari Giorgi gestirà nel frattempo l’Olbia.
Se alla vigilia del terremoto di via Georgia ci si chiedeva con quali risorse l’Olbia intendesse affrontare la stagione 2025/26, all’indomani gli interrogativi si moltiplicano tra il ruolo che potrebbero aver avuto gli imprenditori che hanno anticipato la cifra necessaria a pagare lo stipendio di maggio e a salvare la Serie D – di cui non si saprà prima del Consiglio federale del 31 luglio – e il budget a disposizione di Giorgi per iniziare a programmare.
In città c’è chi ipotizza che si tratti di una provocazione, e che Surace e Räber vogliano mettere alla prova Olbia e il territorio, stanare – insomma – tutti quelli che si dicevano disposti ad acquisire il club per salvarlo dalla loro quantomeno deficitaria gestione. Qualora nessuno dovesse farsi avanti, o le offerte risultassero poco consone, gli svizzeri potrebbero – chissà – fare marcia indietro. E tornare al comando. Surace “lascerà il CdA a tempo debito”, Räber “è pronto a fare un passo indietro dalla gestione attiva”: il comunicato lascia spazio a queste e altre ipotesi.
Intanto, in uno dei momenti clou della stagione, in cui si dovrebbe organizzare tutto – dal mercato al ritiro precampionato, dalle trasferte all’acquisto dei diritti televisivi per le gare casalinghe – viene a mancare ogni tipo di certezza, con la Coppa Italia al via il 24 agosto, le avversarie che hanno già iniziato la preparazione e l’Olbia che non ha squadra né allenatore: in stand by dal giorno della presentazione, avvenuta il 3 giugno, Lucas Gatti non ha, infatti, ancora firmato.
Ciliegina sulla torta, il campionato inizierà con diversi punti di penalizzazione in classifica per il ritardo nel saldo degli stipendi di maggio e giugno, e se anche SwissPro dovesse cedere l’Olbia non si potrà quagliare prima dell’approvazione del bilancio della stagione 2023/24, slittata per l’ennesima volta. La lunga estate calda dell’Olbia è solo all’inizio.