Tre gol dall’Afragolese, tre dal Formia (dopo che gli ospiti soccombevano 3-0) e tre ieri dall’Atletico Uri dopo che i minerari erano passati in vantaggio. Nove gol nelle ultime gare è lo score del Carbonia che potrebbe teoricamente far scattare un allarme. Ma la dirigenza professa ottimismo perché osserva il gioco “e non – ammette il presidente Stefano Canu – alcune carenze che ancora non sono nel nostro Dna essendo il Carbonia una squadra giovane e rinnovata”.

Il momento. Riflessione che il manager deduce dall’analisi della partita: “Giochiamo 60 minuti molto convincenti, sigliamo il gol dell’ 1-0, cogliamo una traversa clamorosa che forse avrebbe chiuso il discorso, poi incassiamo il pari con un eurogol da distanza siderale e obiettivamente le squadra si scoglie: è un errore di gioventù su cui lavorare ma non possiamo certo dimenticare un’ora di gioco a testa alta”.

Ora la capolista. Domenica arriva nel Sulcis la capolista Giugliano: “Continuiamo a non poter sfruttare il fattore campo - conclude il presidente - perché giocheremo a Sant’Anna Arresi: non avere tifo organizzato inizia a pesare”. Il Carbonia è fermo a due punti, frutto del pari col Latte Dolce e il Formia.

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