Esperia sconfitta con rimpianto: la Virtus Roma passa a Monte Mixi 72-70
Squadra rimaneggiata e gara di grande orgoglio, ma non basta ai cagliaritani Quaranta minuti giocati con grande orgoglio, nonostante un assetto largamente rimaneggiato, non bastano all'Esperia, sconfitta in casa dalla corazzata Virtus Roma nel 7° turno della Serie B Interregionale (72-70).
I granata, trascinati da un sontuoso Kucan (30 punti con 7/8 dall'arco) hanno condotto per larghi tratti nonostante l'assenza di un lungo di ruolo (il nuovo pivot Thiam non è ancora sbarcato sull'Isola). Nel finale hanno sofferto la stanchezza andando sotto, ma nei 5 secondi finali sono riusciti a ribaltare il punteggio con un'azione personale del croato. Vanificata, però, da un controverso fischio arbitrale, che anziché concedere il fallo della difesa, ha invertito la decisione optando per lo sfondamento.
Rabbia e rimpianti, dunque, per i cagliaritani, sconfitti per la quarta volta su quattro davanti al pubblico di casa. Ma la prova offerta lascia ben sperare per il futuro: tener testa alla gran favorita per la promozione, con un assetto largamente rimaneggiato, non era affatto scontato.
La gara. Quintetto piccolo obbligato per l'Esperia, che in settimana ha visto partire Spizzichini e attende ancora l'arrivo di Thiam, mentre Potì è ancora out per l'infortunio al polso. Il piano gara dei capitolini è prevedibile: sfruttare la gran superiorità fisica dentro l'area con i suoi lunghi. Ma i granata difendono con il coltello tra i denti, concedendo pochissimo nel pitturato. Nella metà campo d'attacco, invece, si torna all'antico: transizioni e uno contro uno che aprono gli spazi per i tiratori dall'arco. Approfittando di una fiammata di Kucan (7 punti consecutivi), i cagliaritani scavano il solco sul 21-12, ma la Virtus si rianima poco prima del 10', e con due bombe consecutive di Zoffoli e Whelan limita i danni.
Nel secondo periodo gli esperini difendono con le unghie e con i denti il vantaggio costruito, ma soffrono i problemi di falli accusati da Locci, una delle poche ali capaci di fare a sportellate con i lunghi romani. La Virtus ne approfitta esplorando bene i cambi difensivi sui mismatch e volano sul +8 (40-32), mentre i padroni di casa calano nelle percentuali dall'arco e scivolano sul -8 (40-32). Poco prima della pausa, però, lunga rilanciano le loro quotazioni con Kucan e Sanna portandosi a un solo possesso pieno di distanza dagli avversari.
Al rientro in campo gli esperini sono nuovamente confortati dalle percentuali dall'arco: Floridia e Villani propiziano un nuovo allungo sul +5 (52-47). La difesa mista limita l'attacco giallorosso, che soffre nonostante gli sforzi di Petrucci. Al 30' resiste il vantaggio Esperia sul 60-56.
Nell'ultimo quarto succede di tutto: Whelan (miglior marcatore del campionato) firma il sorpasso dei suoi, approfittando di un fisiologico calo di energie di Villani e compagni. Il parziale di 11-2 messo in piedi dagli uomini di Tonolli sembra indirizzare la partita (67-64), ma l'Esperia getta ancora il cuore oltre l'ostacolo: Kucan accorcia fino al -1, e a 6 secondi dal termine si guadagna l'opportunità del sorpasso. Il suo uno contro uno è vincente, ma i direttori di gara optano per lo sfondamento, mandando in fumo il sogno di una rimonta vincente. E probabilmente meritata.
Esperia-Virtus Roma 70-72
Esperia Cagliari: Pili ne, Cabriolu 3, Mercenaro ne, Kucan 30, Floridia 11, Potì ne, Villani 6, Frattaroli, Picciau 9, Locci 3, Sanna 8. Allenatore Manca
Virtus Roma: Petrucci 19, Banach 2, Whelan 25, Frisari 7, Casale 2, Valentini 6, Zoffoli 5, Rocchi ne, Giacomi 4, Ngonundie 2. Allenatore Tonolli
Parziali: 21-18; 37-40; 62-58