Il momento è arrivato. Dopo mesi di battaglie, sacrifici e rincorse, l’Esperia Cagliari è pronta a giocarsi l’accesso alla Serie B Nazionale: domenica 8 giugno, alle 19, al PalaMegabox di Pesaro, va in scena Gara 1 della finale della Serie B Interregionale contro Loreto Pesaro, con in palio un posto nella categoria superiore.

Un traguardo che sembrava lontano a metà stagione, ma che la squadra cagliaritana ha raggiunto con merito, grazie a un girone di ritorno da sogno – cinque vittorie nelle ultime sei partite – e a una marcia irresistibile nei playoff. Sotto la guida di coach Federico Manca, la Confelici ha eliminato prima la Carver Roma, poi la Halley Matelica (testa di serie numero 1), entrambe in trasferta e in condizioni non perfette sul piano fisico.

Fondamentale, ancora una volta, la forza del collettivo e l’apporto di un fuoriclasse come Marco Giordano: l’argentino ha firmato 35 punti in Gara 2 contro Matelica, trascinando i suoi verso una storica finale.

«Dalla serie finale mi aspetto una partita fisica, siamo due squadre lunghe e complete che hanno armi sia sotto canestro che fuori» spiega Ludovico Sanna, playmaker della Confelici. «Sarà una serie molto tattica, essendo una finale si cercherà di essere ancora più concentrati nei dettagli per cercare di mettere in difficoltà l’avversario, ma penso anche che alla fine molto lo farà la testa, la capacità di adattarsi e la voglia di voler vincere».

L’avversario è di quelli tosti. Loreto Pesaro, guidata da Gabriele Ceccarelli (ex A2 con Montegranaro, Piacenza e Rieti), ha chiuso la Poule Gold al secondo posto con 28 punti (8 vittorie su 12 gare) e può contare su un roster esperto e profondo, impreziosito da elementi di spicco come Santucci e Lucio Gabriel Delfino, fratello del più celebre Carlos, ex Nba.

Nella serie – al meglio delle tre partite – sarà ancora una volta la Confelici a dover fare i conti con il fattore campo avverso. Ma dopo le imprese esterne di Roma e Matelica, nessuno in casa rossoblù si lascia intimidire.

«Loreto è una squadra completa: ha degli ottimi tiratori, e nel complesso tira bene dall’arco, ma ha anche i giocatori adatti per giocare più internamente», prosegue Sanna. «Difensivamente, cercheremo di metterli in difficoltà tenendo alta l’intensità, non lasciandoli eseguire facilmente in attacco e cercando di fargli forzare dei tiri. Per quanto riguarda l’attacco, cercheremo di aumentare il ritmo, che parte soprattutto dalla metà campo difensiva, che ci ha caratterizzato tutto l’anno».

E sull’umore dello spogliatoio: «Il clima in squadra si può dire che è tranquillo tutto sommato. Non vuol dire che siamo rilassati, ma sappiamo che siamo nel posto giusto, siamo tranquilli perché sappiamo che ci siamo meritati di essere qua. Non abbiamo mai mollato e siamo sempre riusciti a trovare una soluzione. Un po’ di pressione naturalmente c’è, ma è quella giusta che ci aiuta a essere concentrati».

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