Dopo trentatré anni a Cagliari, in via Sardegna, si sono ritrovati i giocatori del La Palma che conquistarono la promozione in Serie C nella stagione 1988/1989 e che nell’anno successivo disputarono la terza serie. In quel periodo la società cagliaritana scrisse le sue migliori pagine della storia calcistica. In sette anni passò dalla Seconda categoria alla Serie C2. In panchina c’era Bernardo Mereu, i presidenti erano prima Verderame e poi Vargiu. Tra i dirigenti Giorgio Demuro, Gianni Cornacchia e l’ispettore Anastasi, il mitico Mario Masci e l’amministratore delegato Giorgio Orrù. Fu un’autentica favola.

«È stato bellissimo - dice il tecnico Mereu – ad organizzare l’incontro sono stati i ragazzi. Una grande emozione rivederli e poterli riabbracciare. Tra l’altro questa ricorrenza è concisa con la promozione del Cagliari come nel 1988/1989 quando il Cagliari, sempre guidato da un giovanissimo Ranieri, fu promosso dalla C1 alla B».

Presenti al pranzo Gianni Cornacchia e Giorgio Demuro che sono ancora dirigenti del La Palma. Non poteva mancare Gigi Piras. E tra gli altri protagonisti di quel periodo indelebile c’erano Alberto Carta, Andrea Capitta, Federico Fanutza, Tore Napoli, Bebo Antinori, Beppe Martinez,  Walter Poncellini, Luca Rivetta arrivato appositamente da Roma, Giuseppe Nioi, Giuseppe Mura, Paolo Pasini, Massimiliano Nieddu, Mauro Laconi, Roberto Maninchedda, Giuseppe Sotgiu, l’osservatore Ciro Formisano e Mauro Saiu che si occupava del campo. E tanti altri che non hanno potuto partecipare tra i quali Gesuino Campagnola, una vita nel La Palma.

Molti sono arrivati da Sassari come Nieddu, attuale tecnico del Sennori. Una squadra di quartiere che con la promozione in C era entrata nel cuore della città. «Eravamo passati dalle partite rionali - chiude Mereu – per poi fare l’esordio in C contro il Livorno che aveva tra le sue fila un certo Massimiliano Allegri».

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