Domenica è in programma una delicata sfida-salvezza per l’Olbia
Il mini ciclo decisivo inizia con la Fermana e proseguirà con Grosseto e Pistoiese
Un'immagine dell'ultima partita giocata dall'Olbia contro la Vis Pesaro (foto L'Unione Sarda-Giagnoni)
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Tra le avversarie incontrate negli ultimi tempi, la Fermana, attesa al “Nespoli” domenica, è quella che per risultati somiglia di più all’Olbia.
Come la squadra di Max Canzi alterna vittorie e sconfitte, e pareggia poco. E come la squadra di Canzi viene da una sconfitta. Ma se la formazione marchigiana ha perso domenica sul campo della capolista Reggiana, l’Olbia le ha prese dalla più abbordabile Vis Pesaro, punita da un gol nelle fasi finali del match, come altre volte durante le prime diciassette giornate del campionato di Serie C, e condannata nell’incapacità di segnare.
Sterilità offensiva. Per la sesta volta l’Olbia ha chiuso una partita a secco di reti. E se l’assenza di Ragatzu a Pesaro ha pesato, non giustifica la sterilità dei bianchi. Vecchi limiti hanno fatto capolino domenica al “Benelli”, su tutti le difficoltà in termini realizzativi e la fase difensiva degli ultimi minuti. Ha detto bene La Rosa nel post gara: “Se non si fa gol, rimane sempre il rischio di prenderlo e di perdere anche una partita in controllo”.
Continuità cercasi. Canzi ha sottolineato: “In questo campionato regna l'equilibrio, e senza continuità di risultati saremo costretti a guardarci anche alle spalle”. A quota 20 in classifica i galluresi si ritrovano a metà strada tra i playoff, indicati come obiettivo stagionale, e quei playout che accolgono le ultime tre avversarie dell’anno: Fermana (a -2 dall’Olbia), Grosseto e Pistoiese. Così le ultima sfide del 2021 saranno scontri diretti in chiave salvezza.