Dinamo, l’attacco lascia a desiderare
In questo campionato solo 77,4 punti di media per i sassaresi: mai così in basso
Tyus Battle: la giovane guardia-ala non riesce a esprimere il suo potenziale (foto G. Marras)
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Una “contraddizione” per Sassari: da quando è in Serie A ha magari lasciato a desiderare in difesa, ma in attacco è sempre stata o quasi tra le squadre più prolifiche. Ebbene, in questo campionato segna solo 77,4 punti di media, che in realtà sarebbero 75,5 senza il dato del supplementare giocato contro Reggio Emilia. La Dinamo è in dodicesima-tredicesima posizione. Mai così in basso.
Il. raffronto. Per dare un'idea: l'anno scorso il Banco realizzava 87 punti a partita, due campionati fa 79 (subendone appena 68 contro i 77 attuali), nella stagione iniziata con Esposito erano 81,4. La formazione 2017/18 con Pasquini ne firmava 84. E tornando ancora più indietro, quasi tutte le squadre allenate da Sacchetti erano sopra gli 80 punti, tranne quella del 2011/12 che aveva media di appena 73,4 punti ma in un campionato dove si segnava pochino, tanto che il bottino valeva comunque il nono posto.
Preoccupazione. A preoccupare non è tanto il raffronto, quanto la constatazione che l'attacco della Dinamo di Cavina anziché migliorare sembra peggiorare. In Supercoppa i biancoblù arrivavano a 83 punti di media e la manovra pur mostrando la scarsa conoscenza tra giocatori, aveva buona rapidità e discreta fluidità. In campionato invece la manovra è diventata farraginosa, il play Clemmons tiene troppo palla, la transizione è rara. Battle che viaggiava spesso in doppia cifra appare in regressione e in campionato ha un pessimo 1/9 da tre, soprattutto non riesce ad esprimere il proprio potenziale, che necessita di un gioco più rapido e in campo aperto.
Anche il fatto che Sassari sia appena dodicesima come numero di assist è un dato che spiega le difficoltà nella costruzione del gioco, dove il play più affidabile è diventato Gentile che l'anno scorso faceva solo da appoggio a Spissu o Katic.
Il bilancio. Dopo 12 partite giocate, tra Supercoppa, Champions e campionato, si dovrebbe intravedere una fisionomia offensiva, invece i miglioramenti sono solo nella fase difensiva. E questo ovviamente non può bastare, a meno che non ti chiami Milano e sei capace di stritolare le avversarie italiane e tenerle a 71 punti.