È una sconfitta dal peso pazzesco quella subita ieri contro il Muravera dal Carbonia, ultimo in serie D a pari punti con il Latte Dolce a quota 23. E ora, quasi alla disperazione, pur di stare nel treno spareggi e giocarsi il tutto per tutto verosimilmente in trasferta contro la quintultima o sestultima, occorrono punti pesanti.

Alla ricerca di punti. La volta buona potrebbe essere già dopo domani alle 15.30 in casa contro la Vis Artena. E poi ad Aprilia domenica prossima e infine ancora il mercoledì successivo in casa contro il Gladiator. Ma è una sconfitta, quella di ieri, figlia un po’ dei ritmi blandi (forse il caldo) con cui la squadra di David Suazo ha approcciato la partita (era atteso ben altro atteggiamento), un po’ di decisioni arbitrali azzardate (senza il Var ci si deve fidare), come l’1-0 del Muravera con la palla che potrebbe non aver superato la linea di porta dopo aver picchiato sulla traversa, e il rigore del 2-0 per un fallo di mano mezzo metro fuori area al punto che pure il guardalinee avrebbe cercato di dissuadere l’arbitro rimasto invece sulle sue decisioni. Su entrambi gli episodi, furante David Suazo.

Emozioni prima della gara. Prima del fischio d’inizio, grande emozione quando il Carbonia ha donato la maglia numero 10 di Floriano Congiu, una delle bandiere del Carbonia, a Renato Scanu, radiocronista che per anni ha raccontato le gesta del Carbonia e del Cagliari e che da un anno combatte la battaglia contro la Sla.  

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