Basket, segnali contrastanti per le squadre sarde dopo l'11esima giornata
Male Virtus e Selargius, bene il CusPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il turno di Serie A2 Femminile consegna indicazioni diverse per le squadre sarde, tra rallentamenti che pesano sulla classifica, sconfitte che lasciano più di un rimpianto e vittorie che restituiscono fiducia e prospettiva.
Nel Girone A, Selargius e Virtus Cagliari vivono momenti opposti ma accomunati dalla sensazione di occasioni non sfruttate fino in fondo. Nel Girone B, invece, il Cus Cagliari trova risposte importanti dopo un passaggio a vuoto e rilancia le proprie ambizioni.
Selargius, il passo falso che complica la corsa Coppa Italia. La sconfitta di Milano contro la capolista Repower Sanga (66-59) rappresenta per la Nuova Icom Selargius il terzo stop consecutivo e rischia di pesare in chiave Coppa Italia. Un dato che preoccupa più del risultato in sé è la discontinuità mostrata nell’arco dei 40 minuti: dopo un primo tempo complicato, chiuso sotto di 19 punti, la squadra di Maslarinos ha avuto la forza di rientrare con un terzo quarto di grande impatto, senza però completare la rimonta.
Un copione che l’allenatore greco ha sintetizzato con chiarezza:
«Se vogliamo vincere contro una squadra come Sanga, e per di più fuori casa, dobbiamo giocare concentrate per tutti i 40 minuti. Ne abbiamo giocato solo 20». La reazione guidata da Ceccarelli e D’Angelo è un segnale positivo, così come la capacità di rientrare in partita nonostante acciacchi e rotazioni ridotte. Ma, come sottolinea ancora Maslarinos, «dobbiamo tornare a essere la squadra che ha fatto sognare i primi mesi». È questo il vero nodo in vista della fase decisiva della stagione.
Virtus Cagliari, una sconfitta che lascia strascichi. Sempre nel girone A, la Virtus Sardegna Marmi esce sconfitta al supplementare contro Milano Basket Stars (75-72) al termine di una gara che ha lasciato più di una recriminazione. Non tanto per l’epilogo, quanto per lo sviluppo di un match che la squadra di Staico aveva saputo indirizzare con autorità nei primi due quarti. A fare la differenza, nel racconto della Virtus, sono state le decisioni arbitrali e l’uscita anticipata di tre pedine fondamentali. Un tema che coach Staico non ha evitato nel post gara:
«Non ho paura di affermare che questa gara, per quanto ci riguarda, è stata condizionata dai fischi arbitrali. A farne le spese sono state tre ragazze il cui valore tecnico è importante nell’economia del nostro gioco». Parole insolitamente dure per il tecnico cagliaritano, che ha parlato di una partita resa «davvero impossibile da giocare», ribadendo come «oggi i due punti possiamo dire che le ragazze li hanno conquistati con pieno merito». Al di là delle polemiche, resta una prestazione di carattere che conferma la competitività della Virtus, ma anche la necessità di trasformare questo spirito in continuità di risultati.
Cus Cagliari, risposta di carattere nel girone B. Nel girone B, invece, il Cus Cagliari trova la risposta che cercava. Dopo la prova opaca di Bolzano, le universitarie espugnano Rovigo (66-56) mostrando personalità e solidità difensiva. Il rientro e l’impatto di Giorgia Bovenzi, decisiva insieme a Piędel e Nasraoui, hanno permesso al CUS di gestire i momenti più delicati del match, in particolare dopo il rientro delle venete nel terzo quarto. La capacità di reagire e di dominare l’ultimo periodo racconta di una squadra che, pur con rotazioni ridotte, ha identità e margini di crescita. I due punti valgono il momentaneo sesto posto e arrivano alla vigilia di un appuntamento chiave: il recupero contro la Futurosa Trieste.
