Alguer Rugby 2024 ancora a caccia di un campo da gioco
«Crediamo sia giusto dare voce ai nostri tesserati, alle loro famiglie e a chi sostiene questo progetto», scrivono in una nota il presidente e il direttivo della società(foto Fiori)
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Cresce e si consolida il movimento rugbistico cittadino, ma resta un nodo irrisolto: la mancanza di un campo dove allenarsi e giocare. A denunciarlo è la dirigenza dell’ASD Alguer Rugby 2024, società nata dal sogno di un gruppo di amici ed ex compagni di squadra, oggi diventata una realtà sportiva riconosciuta e in piena espansione.
«Crediamo sia giusto dare voce ai nostri tesserati, alle loro famiglie e a chi sostiene questo progetto», scrivono in una nota il presidente e il direttivo della società. «L’ASD Alguer Rugby 2024 è una realtà cittadina che merita di poter usufruire di un campo per i propri atleti. Attendiamo ancora una soluzione».
Nata con l’obiettivo di promuovere il rugby a ogni livello, la società algherese può già contare su diverse formazioni giovanili, una squadra femminile e un gruppo di rugby inclusivo. Solo pochi giorni fa la prima squadra cadetta ha esordito nel campionato di Serie C, conquistando la vittoria alla prima partita. «Un risultato che ci rende orgogliosi e ci conferma di essere sulla strada giusta», sottolineano dalla dirigenza. Il problema, però, resta sempre lo stesso: l’assenza di un campo da rugby dove svolgere allenamenti e partite.
Nonostante i continui contatti con l’amministrazione comunale, che la società ringrazia per la disponibilità nel cercare una soluzione, la squadra è ancora in attesa di poter accedere all’unico impianto cittadino, quello di via Degli Amici del Rugby, che avrebbe dovuto ospitare, domenica 26 ottobre, il derby di Serie C contro l’Amatori Rugby Alghero. La gara, tuttavia, è stata rinviata per via di alcuni lavori urgenti sul manto erboso dello stesso impianto, che solo poche ore prima aveva comunque ospitato un concentramento giovanile.
«La situazione ci è sembrata tanto strana quanto chiara – affermano dall’ASD Alguer Rugby -. Resta il fatto che la partita non si è disputata né in quella struttura, né altrove. Non possiamo continuare a vedere penalizzata una realtà che rappresenta un’alternativa sportiva valida e sana. Fare sport è un diritto di tutti: continueremo a lavorare e a batterci per questo, informando la città delle nostre vicissitudini, anche di quelle che con il rugby giocato hanno poco a che fare».
