A2 femminile: la Techfind batte il Matelica, Cus Cagliari sconfitto a Vigarano
Le selargine si impongono per 72-59Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Serata positiva per la Techfind Selargius, che nella seconda giornata dell’A2 femminile di basket si sblocca davanti al proprio pubblico battendo Matelica per 72-59 trascinata dalla polacca Makurat, che chiude con 29 punti e 8 rimbalzi. Trasferta amara per il Cus Cagliari, battuto 69-44 a Vigarano.
San Salvatore. Le marchigiane partono meglio, ma il San Salvatore carbura in fretta e chiude il primo quarto avanti 19-16. Nella seconda frazione Matelica riesce ad agguantare il pareggio (27-27 e 32-32), ma la squadra di coach Righi va al riposo sul 37-32, scappa a fine terzo (57-49) ispirata da Mura e Makurat e archivia la pratica negli ultimi dieci minuti toccando il +14 con la capitana Ceccarelli. In doppia, tra le giallonere, anche Srot (12). “Sono veramente felice, ci meritavamo questa soddisfazione per gli sforzi fatti fin dall’inizio della preparazione. Gli errori commessi a Firenze ci sono serviti, oggi l’approccio non è stato perfetto, ma una volta sbloccati siamo riusciti a far vedere delle ottime cose: se difendiamo forte poi riusciamo ad andare in contropiede e tutto diventa più semplice”, sottolinea coach Righi.
Cus Cagliari. Seconda sconfitta in altrettante gare per le universitarie, battute 69-44 sul parquet del Vigarano. Seppur prive della capitana Striulli, le cussine erano partite col piede giusto e, grazie a Saias e Gagliano, avevano chiuso la prima frazione avanti 18-22. Nel quarti centrali, finiti 16-4 e 20-6, le cagliaritane hanno subito il pesante ritorno delle ferraresi, che si sono affidate a Bocola e Sorrentino, e hanno completato l’opera negli ultimi dieci minuti (15-12). Nel Cus in doppia solo Gagliano (10) e Stawinska (12), ma primi centri per le giovani di “Basket senza Confini” Venanzi e Usai.
“Nel primo quarto bene in attacco e in difesa, poi non siamo riusciti a realizzare con continuità quando Vigarano ha aumentato la pressione difensiva. Dobbiamo restare lavorare anche dal punto di vista mentale, siamo una squadra in costruzione e dobbiamo avere più fiducia nei nostri mezzi”, chiosa coach Xaxa.