“Thunderbolts*”: per Bob Iger, il cinecomic mette in evidenza la nuova strategia della Marvel
Dopo i primi segnali positivi nelle sale, la produzione sembra indicare il cambio di rotta che gli studios stavano aspettando da tempoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La rivoluzione Marvel, orientata a riconquistare il mercato dei cinecomic, passa attraverso “Thunderbolts*”: ultima fatica dello studio disponibile in sala, dimostratasi capace - con grande sorpresa - di competere coi migliori titoli della categoria per qualità e impatto sul pubblico.
Dalla premessa intrigante, che vede una banda di ex supercriminali assoldati da un ente governativo per compiere missioni ad alto rischio, la pellicola ha catturato fin da subito l’attenzione della fanbase e della stampa specializzata, ricevendo ottimi feedback dalle prime anteprime e suscitando immediata curiosità non solo per il suo cast di tutto rispetto - che vede nomi tra cui Florence Pugh, Lewis Pullman, Hannah John-Kamen, David Harbour e Sebastian Stan - ma soprattutto per le new entry tratte dai fumetti, che i lettori più accaniti attendevano da tempo di vedere riportate su schermo.
I risultati entusiasmati fin dal weekend di debutto negli Stati Uniti, che ha registrato un incasso di 76 milioni di dollari, hanno riaperto il dibattito sul futuro delle produzioni Marvel Studios, finite negli ultimi anni in un vortice di uscite poco convincenti e in un sostanziale calo d’interesse da parte dell’utenza. Dopo “Avengers: Endgame”, infatti, si è dovuto far fronte a una fase alquanto discontinua, tra successi come “Deadpool & Wolverine” e mezzi fallimenti come “Ant-Man and the Wasp: Quantumania”, “The Marvels” o il più recente “Captain America: Brave New World”.
Da un primo segnale tanto positivo, “Thunderbolts*” sembra indicare il cambio di rotta che i Marvel Studios stavano aspettando da tempo, come affermato di recente Dal CEO di Disney Bob Iger durante l’ultimo incontro con gli investitori: “Sappiamo tutti che nel tentativo di inondare la nostra piattaforma di streaming con più contenuti, ci siamo rivolti a tutti i nostri motori creativi, compresa la Marvel, e abbiamo chiesto loro di produrre molto di più. Nel corso del tempo abbiamo anche imparato che la quantità non è necessariamente sinonimo di qualità. E francamente, abbiamo tutti ammesso a noi stessi di aver perso un po' di concentrazione producendo troppo. Consolidando un po' la produzione e facendo in modo che la Marvel si concentri maggiormente sui propri film, crediamo che la qualità sarà migliore. Credo che il primo e migliore esempio sia Thunderbolts*. Mi sento molto bene al riguardo”.
Senza nascondere un certo ottimismo, Iger prevede che i prossimi diciotto mesi dell’azienda porteranno a risultati paragonabili a quelli del 2019, annata considerata ancora oggi un punto di riferimento nelle previsioni di mercato. Non a caso, anche il secondo weekend di “Thunderbolts*” segna ottimi risultati al box-office per la casa di Topolino, mantenendo in patria il primo posto in classifica con un totale di oltre 128 milioni di dollari. Nel mercato italiano, la situazione appare altrettanto positiva, con un incasso nell’ultima settimana di altri 982.000 euro, che vanno ad aggiungersi al totale complessivo di 3,8 milioni. Si tratta comunque, in entrambi i casi, di numeri che non possono dirsi sbalorditivi, ma che potrebbero incoronare il titolo come un successo se nel lungo periodo dovesse continuare ad attirare l’interesse del pubblico, anche considerando la somma attuale di 272 milioni a livello globale, che andrebbe quasi a coprire il budget investito di 180 milioni e i 100 ulteriori milioni per il marketing.
Nel frattempo, non ha potuto esimersi dall’esprimere un giudizio sul film anche il leggendario sviluppatore di videogiochi Hideo Kojima, padre del celebre “Metal Gear Solid” e inguaribile appassionato di cinema fin dalla giovinezza. Con un commento sentito su X, ha voluto condividere quello che, a suo parere, è il significato più intimo del film, affermando che: “non riguarda l'eliminazione di un potente nemico esterno per salvare il mondo, ma si tratta di abbracciare individui solitari e salvare il pubblico dai propri nemici interiori”.
A seguire, il geniale game director ha definito “perfetto” il lavoro compiuto dal regista Jake Schreier nel dare al titolo il giusto tono di leggerezza e umorismo. Inoltre, ha rivolto i suoi complimenti anche all’attore Lewis Pullman, per aver “conferito alla storia una grande atmosfera”, e, immancabilmente, alla protagonista Florence Pugh, su cui ha detto: “Soprattutto Florence Pugh è stata fenomenale. Si può dire che è il suo film”.