Neri Marcorè reinterpreta a teatro “La Buona Novella”
Il celebre e poliedrico attore marchigiano alle prese con uno dei capolavori di Fabrizio De AndrèPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Arriva a Cagliari uno dei grandi interpreti del teatro italiano, amatissimo dal pubblico e molto legato all’Isola, Neri Marcorè con “La Buona Novella” di Fabrizio De André nella trasposizione teatrale del primo concept album del cantautore genovese, ispirato alla figura di Gesù di Nazareth e alla lettura del Vangeli apocrifi, in forma di opera da camera, con drammaturgia e regia di Giorgio Gallione, arrangiamenti e direzione musicale di Paolo Silvestri per una eccezionale coproduzione del Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Carcano, Fondazione Teatro della Toscana, Marche Teatro e Teatro Nazionale di Genova.
Dopo il grande successo al Teatro Comunale di Sassari, la pièce, uno degli appuntamenti più attesi della stagione della Grande Prosa organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo presieduto da Antonio Cabiddu e diretto da Valeria Ciabattoni, sarà in scena al Teatro Massimo, in prima regionale, fino a domenica 16 con inizio alle 20.30 nei giorni infrasettimanali, mentre sabato e domenica il sipario si alzerà rispettivamente alle 19.30 e alle 19.
Riflettori puntati sull'eclettico attore, imitatore e cantante, conduttore radiofonico e televisivo, nonché doppiatore, volto noto del grande e del piccolo schermo, recentemente passato dietro la macchina da presa con “Zamora”, una nomination ai Nastri d'Argento e Premio Flaiano per la regia, protagonista sul palco insieme all'attrice e cantante Rosanna Naddeo e l'ensemble formato da Giua (voce e chitarra), Barbara Casini (voce, chitarra e percussioni), Anais Drago (violino e voce), Francesco Negri (pianoforte) e Alessandra Abbondanza (voce e fisarmonica) sulle note di Fabrizio De André, Gian Piero Reverberi e Corrado Castellari, in un affascinante spettacolo, impreziosito dalle scenografie di Marcello Chiarenza, i costumi di Francesca Marsella e il disegno luci di Aldo Mantovani, in cui s'intrecciano narrazione e canzoni.
Neri Marcorè si confronta con il fascino di una moderna Sacra Rappresentazione, capolavoro assoluto dell'indimenticabile artista ligure, il poeta degli ultimi che scelse la Sardegna come terra d'adozione dove visse gioie e dolori di una vita straordinaria che ha lasciato il segno nella storia della musica contemporanea.
“La Buona Novella” ripercorre la storia del figlio del falegname divenuto predicatore e incantatore di folle, venerato dai suoi discepoli come Figlio di Dio, traendo spunto della grande tradizione cristiana ma anche dal protovangelo di Giacomo come dal Vangelo armeno dell’infanzia e dai frammenti dello pseudo-Matteo: il concept album contiene brani emblematici di una visione insieme laica e rispettosa della sensibilità religiosa, in cui dopo l'iniziale “Laudate Dominum”, si susseguono “L'infanzia di Maria”, “Il ritorno di Giuseppe”, “Il sogno di Maria” e “Ave Maria”, poi “Maria nella bottega d'un falegname”, l'amara “Via della Croce” e lo struggente canto delle “Tre Madri”, “Il testamento di Tito” e il conclusivo “Laudate Hominem”.
Fabrizio De André mette in luce la natura insieme umana e divina del Cristo, in una felice alchimia tra musica e poesia, e affronta temi complessi e attuali in una drammaturgia sonora raffinatissima, conservando il mistero su una figura carismatica, fulcro del pensiero e della civiltà occidentale, il cui messaggio potente e troppo spesso inascoltato o travisato ancora oggi scuote le coscienze e mette a nudo contraddizioni e paradossi, ingiustizie e ipocrisia della società.
L.P.