Come previsto, l’effetto “Mission Impossible” si è fatto sentire fin dal debutto come uno scoppio fragoroso. Il ritorno in pompa magna di Tom Cruise nei panni dell’inossidabile Ethan Hunt dimostra chiaramente che la star non ha alcuna intenzione di congedarsi dal mondo dello spettacolo. In una recente intervista rilasciata a The Holywood Reporter, l’attore ha dichiarato apertamente che il suo futuro lo vedrà ancora impegnato sul set: «Ho detto che farò film fino a 80 anni. In realtà, li farò fino a 100 anni. Non mi fermerò mai. Non smetterò mai di fare film d'azione, non smetterò mai di fare film drammatici, commedie... sono entusiasta».

Riflettendo sulla passione che nutre per il proprio mestiere, rafforzata anche dal successo di saghe come quella - appunto - di “Mission Impossible”, ha aggiunto: «Ci sono stati così tanti livelli di gratificazione con i registi con cui ho collaborato, le troupe, le persone, le culture in cui abbiamo lavorato. Tutto ciò che ho imparato e continuo a imparare sulla narrazione, sulla vita, sulla leadership, sui personaggi e su ogni aspetto del cinema. È stato eccezionale, è davvero eccezionale. Mi sento molto fortunato di poter fare i film che faccio, lo adoro e non voglio smettere».

Con l’uscita in sala di “The Final Reckoning” lo scorso 22 maggio, l’ultimo capitolo del franchise spy-action ha stabilito il record d’incassi negli Stati Uniti durante il Memorial Day, che - come da tradizione - copre un weekend lungo quattro giorni. In questo lasso di tempo, il film ha incassato l’impressionante cifra di 77 milioni di dollari, segnando il miglior esordio di sempre per la saga e superando anche “Mission Impossible - Fallout” del 2018.

Per celebrare questo straordinario traguardo, Cruise ha condiviso un messaggio sui social ringraziando non solo il pubblico, ma tutte le persone coinvolte nel progetto: «Questo fine settimana è stato uno di quelli da ricordare sui libri di storia! Congratulazioni e grazie a ogni regista, a ogni artista, a ogni membro della troupe e a ogni singola persona che lavora negli studios. A ogni teatro e a ogni dipendente che contribuisce a portare queste storie al pubblico, grazie. A tutti coloro che lavorano alla Paramount Pictures e alla Skydance, grazie per i molti anni di collaborazione e per l'incrollabile sostegno. E soprattutto, GRAZIE al pubblico di tutto il mondo che tutti noi serviamo e che tutti noi AMIAMO intrattenere. Cordiali saluti, Tom».

Anche in Italia “Mission Impossible - The Final Reckoning” sta ottenendo eccellenti risultati al botteghino, con un incasso di 1,7 milioni di euro nel primo weekend, distribuito in 450 sale e con 194.905 presenze, secondo i dati Cinetel. Tuttavia, il film ha dovuto accontentarsi del secondo posto, superato dal nuovo live-action Disney “Lilo & Stich”, che ha conquistato giovani e adulti aprendo con un incasso di ben 8,4 milioni di euro.

In occasione dell’uscita del film, l’ex direttrice tecnologica della CIA Dawn Meyerriecks ha analizzato una delle scene più iconiche del precedente “Mission Impossible - Protocollo Fantasma”, in cui Cruise scala il Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo situato a Dubai. Secondo la Meyerriecks, la scena è spettacolare ma difficilmente realistica: «Cosa succede se qualcuno si affaccia alla finestra?». Ha poi osservato quanto sarebbe improbabile realizzare un’operazione simile in pieno giorno e con tecnologia così avanzata: «In un caso del genere, avremmo controllato se fosse il giorno delle pulizie dei vetri, giusto? Ci dev'essere una ragione credibile per essere lì fuori. Fare una cosa del genere in pieno giorno con una tecnologia molto complessa è come dire: ok, quindi non sei riuscito a capire come mascherarlo nel semplice bidello locale e farlo entrare in questo spazio serenamente, giusto?».

Tuttavia, ha anche riconosciuto un elemento di plausibilità, almeno nello spirito operativo: «A volte, la tecnologia fallisce. È per questo che si fanno le prove generali della missione. Mi piace che lui abbia un piano alternativo».

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