Centoventi appuntamenti tra cui sei titoli d'opera, oltre due mesi di programmazione ininterrotta e più di settanta istituzioni culturali coinvolte sono i numeri del Festival del Maggio Fiorentino, in programma dal 5 maggio al 13 luglio a Firenze e con altri eventi sparsi qua e là nella regione in un caleidoscopio dove antico, moderno e contemporaneo si coniugano nel segno della riscoperta e delle novità.

Il titolo che quest'anno accompagna il Festival - "Dialoghi ai confini della libertà" – ben rappresenta l’obiettivo di offrire un rinnovato sguardo sulla storia e, in modo particolare, sul ruolo dell'artista nella società.

È in particolare agli autori del secolo scorso che il Maggio riserva uno spazio particolare: dalla scelta dell'opera inaugurale, Cardillac di Hindemith, metafora del conflitto tra mondo interiore e realtà vissuti dall'artista moderno, alla riflessione sul tema etico della libertà e della sua privazione attraverso le composizioni di Dallapiccola e Verdi.

La giornata inaugurale del 5 maggio, che culmina con l'opera Cardillac di Hindemith per la regia di Valerio Binasco e che segna il debutto come direttore musicale di Fabio Luisi sul podio dell'Orchestra e del Coro del Maggio, comincerà con una lectio magistralis dal titolo ''Tragedie e progressi del Novecento'' tenuta da Bernardo Valli nell'Aula Magna dell'Università di Firenze (alle 11).

Quindi gli ottoni del Maggio Musicale Fiorentino diretti da Giampaolo Lazzeri in un concerto sotto la Loggia dei Lanzi, in piazza della Signoria (alle 12).

Alle 15.30 è previsto il concerto alla Fondazione Zeffirelli, mentre dalle 17 Virgilio Sieni metterà in scena una speciale rappresentazione nella piazza antistante il teatro del Maggio,

dal titolo "Firenze Ballo 1944 - Grande adagio popolare".

Alle 19 va in scena Cardillac, mentre alle 22.30 alla Leopolda è previsto il balletto "Re – Mark" di Sang Jijia. A chiusura lo spettacolo di fuochi d'artificio in piazza Vittorio Gui.

Ad arricchire il calendario del festival una sezione dedicata alla danza , con in primo piano un progetto coreografico di Virgilio Sieni.

Come sempre, particolare attenzione sarà poi rivolta alla musica contemporanea, e ancora un ciclo dedicato alle composizioni pianistiche di Schubert eseguite sul fortepiano, quindi una serie di approfondimenti, dal titolo Rimembranze , sugli artisti che hanno dato un contributo fondamentale alla crescita culturale della città.

Immancabile l’appuntamento con il direttore d'orchestra Zubin Mehta, presenza indiscussa e amatissima a Firenze, e con Riccardo Muti, che festeggerà nell'occasione cinquant'anni di carriera.

(Unioneonline/v.l.)
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