Dopo il film campione d’incassi “Barbie”, la regista Greta Gerwig è immersa nel rilancio di una saga che, nei primi anni Duemila, ha conquistato tanto il grande pubblico quanto i cultori dell’opera originale. Con un’uscita fissata per novembre 2026, il reboot de “Le Cronache di Narnia” promette di essere un adattamento rispettoso dei romanzi di C.S.Lewis, ma allo stesso tempo offrirà uno sguardo nuovo rispetto ai titoli precedenti, per adattarsi al meglio alla sensibilità espressiva della regista.

Dopo l’annuncio diffuso lo scorso gennaio, sappiamo che il titolo sarà frutto di un’inedita collaborazione tra Gerwig e Netflix, con l’inizio delle riprese previsto per il prossimo mese. A far discutere sul progetto, che impegnerà la regista per almeno due film, è stata la natura della partnership, che esporrà la pellicola principalmente al mercato streaming, penalizzando potenzialmente i risultati nelle sale cinematografiche.

Pur confermando una distribuzione al cinema limitata - due settimane nelle sale che supportano il formato IMAX - il CEO di Netflix Ted Sarandos ha colto l’occasione per ribadire, durante una conferenza, gli obiettivi a lungo termine della compagnia: «La nostra strategia principale è offrire ai nostri abbonati, film esclusivi in prima visione su Netflix. L'uscita di Narnia in IMAX è una tattica di distribuzione. Rilasciamo regolarmente film nelle sale un paio di settimane prima per le qualificazioni ai vari premi, per soddisfare i requisiti dei festival e generare un po' di pubblicità. Nel caso di Narnia, è un evento speciale di due settimane. Penso che sia molto differente rispetto ad altre circostanze, perché dubito che qualcuno abbia uno schermo grande come uno schermo IMAX a casa».

Secondo le ultime indiscrezioni circolate online, i problemi legati alla distribuzione avrebbero ostacolato più volte lo sviluppo del progetto e messo a dura prova i rapporti tra Netflix e Gerwig. Nel frattempo, si vocifera che il primo film sarà tratto da “Il nipote del mago”, e come rivelato dal direttore della fotografia Seamus McGarvey, ospite del The Filmmaker's Podcast, la pellicola sarà girata interamente in 35mm VistaVision, un formato utilizzato di recente anche per l’acclamato “The Brutalist”.

Anche sul cast si sa ancora ben poco. Ad aprile, i nomi più accreditati per il ruolo della Strega Bianca erano quelli di Margaret Qualley ed Emma Mackey, ma sembrerebbe esserci anche un terzo nome in lizza, al momento ancora ignoto. Tra gli altri interpreti, si è parlato anche di Mikey Madison, vincitrice dell’Oscar come miglior attrice protagonista per “Anora”. La notizia, riportata dal The Hollywood Reporter, non chiarisce però il ruolo che l’attrice potrebbe interpretare. Si sa, tuttavia, che aveva già colpito positivamente Gerwig durante l’edizione del Festival di Cannes del 2024, quando la regista faceva parte della giuria ufficiale. Stando invece alle fonti di Deadline, ci sarebbe perfino la possibilità che Daniel Craig entri nel cast, attualmente ancora in trattative.

Sempre secondo Deadline, anche Mark Johnson - già produttore del precedente adattamento cinematografico e coinvolto anche in questo nuovo capitolo - ha espresso grande entusiasmo per ciò che ci attende: «Sono affascinato. Prima di tutto sono un suo enorme fan, quindi non vedo l'ora di vederlo».

Riguardo al clima di segretezza che circonda il progetto, e anticipando che si tratterà di qualcosa di molto diverso rispetto al passato, ha aggiunto: «Non posso dire quello che sta facendo. Se sta realizzando Il Leone, la strega e l'armadio che, ovviamente, abbiamo fatto alcuni anni fa, o se sta facendo qualcosa di diverso. O se si tratta di una combinazione delle due cose. Non so come sia tutto segreto, non conosco i dettagli, ma non sono competitivo. Non vedo l'ora di vederlo perché qualsiasi cosa faccia Greta Gerwig sarà realmente qualcosa di buono e sono certo che sarà radicalmente diverso da quello che abbiamo fatto».

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