Dalla Sardegna alla California, passando per il Burkina Faso e l'India. Tante sfaccettature e punti di vista che indagano sul tema della città, sul rapporto tra l’urbano e l’umano.

Dopo l'anteprima di Alghero approda a Sassari la quarta edizione di “Asincronie”, Festival di Cinema documentario e Fotografia ideato e curato dal collettivo di filmmaker e fotografi 4CaniperStrada, con il patrocinio della Fondazione Alghero e il sostegno della Fondazione di Sardegna e la Regione Sardegna.

Dal 27 giugno al 1° luglio il Cityplex Moderno di viale Umberto proporrà le proiezioni a ingresso libero dei film (sempre alle 21), mentre lo Spazio Bunker di via Porcellana 17/A ospiterà la mostra fotografica “Narrazioni anatomiche” di Veronica Muntoni, il laboratorio di fotografia urbana “Guida bella ai posti brutti” a cura di Arianna Lodeserto e quello di cinema in Super 8 “A passo ridotto” a cura di Riccardo Pascucci/Bottega Analogica .

Si parte il 27 giugno con due documentari che indagano il rapporto urbano-umano con uno sguardo “dal passato”, secondo la prospettiva asincrona che caratterizza il festival: “Villaggio di banditi” di Lars Madsén, in collaborazione con la Cineteca Sarda, episodio di una serie intitolata “Viaggio in Sardegna” girata negli anni Sessanta dalla tv svedese, e “Daguerréotypes”, un documentario realizzato a metà degli anni Settanta dalla maestra del cinema Agnès Varda. In collaborazione con la Cineteca di Bologna.

Tra le altre opere, da segnalare “Il paese delle persone integre” di Christian Carmosino Mereu, “Ciudad Lineal” di Riccardo Bertoia, “Italia. Teoria per un film di famiglia” di Mario Blaconà, “I ritornanti” di e con Jonathan Zenti, “Last Stop Before Chocolate Mountain” di Susanna Della Sala, e gli audio-documentari “Passer” dell’artista transdisciplinare Valeria Muledda “A Cow a Day”, “pedinamento poetico” di una mucca all’alba sulle rive del Gange del poeta e produttore radiofonico Pejk Malinovski .

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