La moglie di Francesco Facchinetti cade da cavallo: in codice rosso
Wilma Helena Faissol in ospedale, polemica sui soccorsiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Paura per Wilma Helena Faissol, moglie di Francesco Facchinetti, per una brutta caduta da cavallo.
“Wally – ha raccontato la modella esibendo un taglio sul mento e ghiaccio sulla testa - è inciampato, sono volata giù e mi ha investito, il mio casco si è staccato e la zoccolata è arrivata dritta in testa”.
Quindi ha attaccato l’ospedale di Desio (Monza-Brianza) dove è andata subito dopo l’incidente: “Mi dispiace che siamo in una situazione dove una persona arriva con un trauma cranico, vertigini e nausea – segni non banali – e non ci sia la possibilità di fare subito una tac, una lastra”.
“Non generalizzo però ho visto un’arroganza…, ora vi racconto. Sono arrivata alla porta del pronto soccorso e c’era già gente che suonava per entrare. Allora io mi sono attaccata al campanello, arriva un dottore e gli spiego la situazione. Mi fa sedere, poi arriva una dottoressa, la persona più odiosa e arrogante che ho mai visto in vita mia e inizia a prendermi in giro. Così ha detto al dottore: ‘No, no. Ci penso io, sai, è in pericolo di vita’. Allora: o lei è la persona più intelligente al mondo o la più stupida. Mi ha preso la testa e ha detto: ‘È un taglio minuscolo, non riesco a vedere nulla. Ti devo rasare i capelli’. Ma che io sappia la misura del taglio non c’entra con il trauma”.
“Mi guardavano schifati – ha continuato -. Io volevo solo capire cosa mi fosse successo e niente, mi hanno parcheggiato lì. Io stavo per vomitare, avevo la bocca secca secca incollata e ho chiamato il dottore, chiedendogli un bicchiere d’acqua. Era a 4 metri di distanza, gli ho chiesto di avvicinarsi a me per poter parlare, ma lui ha iniziato a guardarmi nel profondo degli occhi, con un’espressione di rabbia. A me dispiace perché sono infelici del proprio lavoro. Dobbiamo pagare di più i medici”. “Dopo due ore ho chiesto di fare una tac – ha aggiunto -, ma il dottore mi ha detto che non era detto che dovessi farla. Ora sono tornata a casa, domani vado dal mio chirurgo per farmi vedere. Ci sta che ci siano le code, l’attesa etc. Ma con la testa non si scherza. Il problema è: TUTTI quelli che arrivano con un trauma cranico dovrebbero poter fare un esame d’immagine il prima possibile”.
Anche Francesco Facchinetti ha detto la sua: “Non ho voluto litigare anche se ero parecchio inca**ato e mi sono chiesto perché si comportano in questo modo queste persone. Ho pensato che forse in questi due anni ne hanno viste di tutti i colori e sono sottopagati. Boh, non so cosa dire veramente”. Alla fine “siamo andati al Pronto Soccorso di Cantù (Como). Lei è dentro, ha fatto tutti gli esami, ora le faranno RX e Tac, è in codice rosso. Nella sfiga è andata bene, ieri era molto preoccupata. Oggi tra l’altro è il suo compleanno, devo dire che all’ospedale di Cantù sono stati gentilissimi, ci è andata bene. Ora festeggeremo, a casa ovviamente”.
(Unioneonline/D)