"La serie Paw Patrol è stata cancellata". E' l'annuncio dato nientemeno che dalla portavoce del presidente degli Usa Donald Trump Kayleigh McEnany nel corso di una conferenza stampa.

Una notizia che avrebbe causato la delusione di milioni di bimbi in tutto il mondo, fan sfegatati della pattuglia di cagnolini sempre pronta ad aiutare il prossimo.

Avrebbe deluso. Condizionale d'obbligo perché in realtà si tratta di una "fake news", smentita dalla produzione - canadese - del fortunato cartone animato.

Ma andiamo per ordine. Nei giorni scorsi la portavoce della Casa Bianca stava parlando con i giornalisti, illustrando loro la posizione del presidente Usa sulla cosiddetta "cancel culture", ovvero la nuova tendenza a eliminare o boicottare, sulla scia delle proteste per il caso George Floyd, ogni possibile riferimento offensivo e razzista da prodotti commerciali, film e telefilm. Stessa identica cosa per le serie tv che in qualche modo glorificano la polizia, sotto accusa in diverse città americane per i metodi eccessivamente violenti adottati, in particolare nei confronti delle minoranze. E la press secretary di Washington, affermando che Trump è fermamente contrario a questo tipo di cancellazioni, ha fatto anche un piccolo elenco delle serie eliminate, inserendovi, appunto, anche i cagnolini della Paw Patrol. Una notizia non veritiera, basata a quanto pare su semplici indiscrezioni.

A rassicurare i piccoli fan di Ryder e co. ci ha pensato, come detto, la produzione del cartone, con un tweet, dove si legge: "Non abbiate paura: la serie non verrà cancellata".

Stessa identica precisazione è arrivata poi dai vertici di Nickelodeon, il canale televisivo che trasmette le avventure della squadra di investigatori a quattro zampe più amata dai bambini.

(Unioneonline/l.f.)
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