In migliaia hanno assistito ieri sera a Sestu al concerto dei Nomadi, appuntamento musicale clou della festa di San Gemiliano. Una piazza “Campioni d’Italia ‘69 - ‘70” gremita di fan arrivati da tutta la Sardegna ha accolto Beppe Carletti e i componenti della storica band. Struggente il ricordo di Augusto Daolio, indimenticata voce del gruppo.

Sestu ha risposto alla grande al richiamo di uno dei gruppi più amati e longevi della musica italiana, dopo una trentina d’anni dal concerto di piazza della Musica che - anche quella volta - venne riempita da migliaia di spettatori entusiasti.

E ancora una volta i Nomadi non hanno deluso, con canzoni ormai diventate patrimonio della cultura pop italiana: da “Noi non ci saremo” a “Aironi Neri”, passando per l’inossidabile “Io Vagabondo”, ma anche quelle scritte da Francesco Guccini (“Auschwitz”, “Dio è morto”) con il quale firmarono dischi imparati a memoria da intere generazioni. Ottima l’organizzazione che comitato festeggiamenti di San Gemiliano che ha allestito l’evento. Lo spettacolo è filato liscio fino al finale, rovinato da un forte temporale arrivato verso la mezzanotte.

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