Tutto è pronto per la 70esima edizione degli Emmy Awards, gli Oscar della televisione americana in programma questa notte (alle 4 ora italiana) al Microsoft Theater di Los Angeles.

Il record di candidature spetta al momento alla piattaforma web Netflix, che per la prima volta ne ha incassate 112 contro le 108 del colosso via cavo HBO.

L'incognita è se riuscirà a trasformarle in premi: l'anno scorso ne ha conquistati 20, HBO 29.

In questa 70esima edizione tornano i draghi e le grandi famiglie di Westeros di "Game of Thrones", supportati dagli androidi di "Westworld", un altro successo della HBO.

Netflix schiera invece i lottatori kitsch di "Glow", i fenomeni soprannaturali di "Stranger Things" e la Regina d'Inghilterra di "The Crown".

Fra le new entry il cantante pop Ricky Martin e Penelope Cruz, entrambi nella serie "L'assassinio di Gianni Versace: American Crime Story".

Menzione speciale, poi, per Henry Winkler, leggendario Fonzie della serie "Happy Days" degli anni '70, che potrebbe finalmente ricevere un premio per il suo ruolo in "Barry", produzione HBO la cui stella è un sicario solitario.

E dopo che il ceo del canale Cbs, Les Moonves, si è dimesso con l'accusa di molestie e violenza sessuale contro sei donne, è molto probabile che l'onda d'urto del movimento #MeToo arrivi anche qui. Diverse serie sono incentrate sul ruolo della donna, in testa "The Handmaid's Tale: The Scarlet Servant".

Per la miglior serie drammatica, dunque, in gara ci sono "Game of Thrones", "The Crown", "Stranger Things", "This is us", "Westworld", "The Americans" e "The Handmaid's Tale".

Per la miglior commedia, invece, "Atlanta", "Barry", "Blackish", "Curb your enthusiasm", "Glow", "Unbreakable Kimmy Schmidt", "Silicon Valley" e "The Marvelous Mrs. Maisel".

(Unioneonline/v.l.)
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