Da sempre, per motivi diversi che hanno a che fare con la nostra storia, la Liguria e la Sardegna occupano uno spazio speciale nel mio cuore e in quello di Fabrizio. E di conseguenza anche in questo libro ("Io, lui, noi", Einaudi), che ho scritto con Giordano Meacci e Francesca Serafini, e di cui siamo felici di offrire un piccolo tassello, come si faceva un tempo con le angurie (o i cocomeri, rivolgendoci ora a tutte le latitudini).

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Quando i De André seppero della nostra decisione di andare a vivere in Sardegna, Giuseppe si mostrò subito entusiasta. E con la grandeur espansiva che gli era propria, ci regalò il primo toro. Un limousine che è stato il pater familias dell'intero allevamento. Napoleone, si chiamava. Per dirla con Fabrizio: "Come altro si dovrebbe chiamare un toro francese?".

Al trasporto del toro Fabrizio partecipò di persona. Ottavio e Rita lo accompagnarono in macchina da Roma a Civitavecchia.

A Civitavecchia, già nella nave, c'era ad aspettarlo, arrivato da Casalpusterlengo, Napoleone. Lui avrebbe potuto benissimo lasciare il toro da solo e trascorrere il tempo del viaggio in cabina. Invece preferí stare tutta la notte con il suo Napoleone dormendo sulla paglia sdraiato accanto a lui. Come fosse un componente della famiglia che era stato recuperato in qualche posto esotico e lontanissimo. Il muggito del toro come argomento di conversazione e di veglia.

Quando la nave attracca al Golfo Aranci ci siamo Filippo e io. Tolgo dei fili di paglia dai capelli di Fabrizio con un sorriso eloquente. "Se fossi tornato dalla campagna, avrei pensato male".

E col suo solito sguardo, ammiccando, mi dice che lui e Napoleone si conoscevano così bene da considerarsi ormai marito e marito .

Uno dei ricordi più felici: uno di quei tanti momenti in cui si fondevano il suo gusto infantile per la sfida e la certezza matura di aver preso la decisione giusta.

I GATTI DI ISTANBUL - C'è una storia che Álvaro Mutis racconta in Trittico di mare e di terra . Sui gatti di Istanbul. Una leggenda di marinai che pare sia vera, però. Sembra che i gatti di Istanbul si muovano di notte seguendo sempre lo stesso giro, sempre in tondo e facendo sempre lo stesso percorso. Se li segui con gli occhi, da lontano, loro si muovono lungo il porto antico. Ne vedi uno, poi un altro. Tutti seguono lo stesso giro. Che è quello del Vecchio Porto, le mura antiche che non ci sono più. E i gatti, invece, come se si fossero passati la notizia da una generazione all'altra, continuano a muoversi lungo le mura, come se esistessero ancora; seguono i fantasmi di queste mura antichissime che sono state buttate giù prima che nascessero. Prima ancora che nascessero i loro genitori gatti, i loro nonni gatti. Sempre in tondo per questo perimetro attraverso punti difficilissimi, a ridosso del mare, saltellando per pali marciti e sulle travi di legno tra i moli.

Dori e Faber all'Agnata

RICORDI D'INFANZIA - Ecco. Penso che fino al ritrovamento dell'Agnata, Fabrizio si sia mosso intorno al ricordo di Revignano, seguendo strade circolari e invisibili che conosceva solo lui: e per questo veniva guardato, alle volte, con il sospetto che si riserva a chi si muove per strade incerte e poco frequentate. Finché non s'è reso conto che quello che aveva fatto per tutta la vita era semplicemente recintare - di mura invisibili e quindi flessibili, inimbrigliabili - quell'universo incerto e sconvolgente di libertà e di colline e di boschi che non era altro che la sua infanzia a Revignano.

Secondo Paolo Villaggio Fabrizio stava sveglio tutta la notte, da ragazzo, perché non voleva rimanere solo. Lo dice nella stessa intervista in cui parla dell'endemica incapacità di Fabrizio di sottoporsi a qualsiasi esame, dall'università alla patente. I nostri anni in Sardegna devono averlo portato a riflettere su alcuni cambiamenti necessari. Non tanto nelle abitudini notturne: ché in realtà Fabrizio ha continuato a vivere dal tramonto all'alba cementando questa caratteristica con gli impegni dell'agricoltore.

Quanto nel ritagliarsi una solitudine condivisa che lo metteva molto a suo agio; o, in termini piú spiccioli, magari, nello scendere a patti con l'esame per la patente, ad esempio: forzato com'era dalla voglia di poter guidare il trattore. Tra l'altro: i primi tempi, quando era lui al volante, il suo intrattabile spirito d'indipendenza si scontrava con una guida molto pacata. Una guida distratta - anche se andava di regola piano - e comunque priva di qualsiasi interesse meccanico per gli accessori: soprattutto di auto con cui non aveva dimestichezza. Una volta - tornavamo a casa, di sera - venne abbagliato da una macchina che ci veniva contro sulla corsia opposta. Lui, d'istinto, avrebbe voluto fargli i fari per rimarcare il fastidio. Solo che sbaglia a muovere la leva e lascia partire i tergicristalli. Io sorrido e Fabrizio - per tenere il punto e quasi fingendo di averlo fatto apposta - mormora all'auto che se ne va per la sua strada: "E intanto beccati questi".

La copertina del libro

NOSTALGIA - Quando mi vengono in mente i suoi inesorabili, luminosi cambi di segno, mi rendo conto che non mi manca soltanto lui, e la voce che aveva per me . Mi manca anche una parola che possa prendere il posto di nostalgia nelle emozioni che mi descrivono.

Gli anni in cui con Fabrizio (e con Filippo, e tutti gli altri collaboratori che ci sono stati accanto nel tempo) organizzavamo quello che poi sarebbe stato il futuro dell'Agnata.

Era tale l'entusiasmo, e la passione, che riusciva a ottenere risultati sorprendenti anche dove tutti dicevano "non coltivare lí, ci cresce solo cisto"; quasi fosse la natura stessa ad andargli incontro.

Fabrizio ha ritrovato nella Sardegna che vivevamo anche lo specchio che gli serviva per parlare alla pari con il sé stesso che aveva provato a essere fin da ragazzo. Ha vissuto quell'approdo - rapimento incluso, perché la vita è tutto ciò che ti accade nel momento in cui accade - come una possibilità di conoscenza. Non solo del paesaggio intorno, di cui si sentiva fondamentalmente parte attiva "nonostante il fumo delle sigarette", gli piaceva dire scherzando.

Dori Ghezzi

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