Dany Cabras, da operaio al Forte Village al Prima Festival: «Qui per rappresentare la Sardegna»
Il tiktoker di Domus de Maria, 30 anni, protagonista all’Ariston con i suoi personaggi: «Alzavo la sbarra per Fiorello, ora lavoro con lui»«Sono super emozionato perché sento di essere qui a rappresentare la Sardegna e per me è una grande responsabilità».
Dany Cabras, 30 anni, nato a Cagliari ma vive a Domus de Maria, è ormai una star del Prima Festival: assieme a Paola e Chiara e Mattia Stanga ha contribuito a renderlo un momento imprescindibile dell’esperienza Sanremo con ascolti record.
Virale il siparietto del pane carasau offerto a Mahmood come portafortuna, come quello del suo personaggio più famoso, quello della mamma sarda apprensiva, che prepara il sugo davanti all’Ariston. Quando la mamma, quella vera, ha scoperto che avrebbe condotto il Prima Festival «è svenuta».
Qual era il suo rapporto con Sanremo prima di questo festival?
«Ho iniziato a vederlo dal primo Amadeus: ha rivoluzionato lo show attraendo tanti giovani. E io ero tra loro».
La reazione dei suoi follower?
«La stragrande maggioranza ha apprezzato: è sempre lì a caricarmi, a riempirmi di messaggi positivi. Cerco di rispondere a tutti, anche se i messaggi sono tanti, perché per me è un onore. È uno scambio tra me e loro, e io ricevo tantissimo».
La sua giornata tipo a Sanremo?
«La mattina mi sveglio abbastanza presto, ci sono tante interviste da fare, poi ricevo il copione del programma e comincio a lavorarci su. Ho molta libertà nei contenuti, mi sbizzarrisco, per me è come un lavoro».
Ma lo è, un lavoro...
«Beh io ho lavorato come operaio al Forte Village, so cosa significa stare otto ore, dieci ore, sotto il sole, a farmi il mazzo e sollevare le sbarre. Qui, tutto sommato, mi diverto».
Com’è il rapporto con Mahmood?
«Una persona d’oro, splendida e gentilissima proprio come appare. È stato bello parlare con lui in sardo di fronte all’Ariston, prima della registrazione».
Contento della scelta dei Tenores di Bitti per i duetti?
«Tantissimo, questo è un anno particolare per noi sardi. Stiamo arrivando ovunque. Non vedo l’ora di vederli e spero di riuscire a intervistarli al Prima Festival».
Con Mattia Stanga?
«Abbiamo raggiunto una sintonia incredibile: ci siamo conosciuti solo qui, anche se ci seguivamo sui social, ma ci siamo trovati subito bene».
Paola e Chiara?
«Sono delle queen assolute. Cercano ancora di insegnarmi a ballare, anche se sono il più scarso di tutti. A stento so piegarmi per allacciare le scarpe».
Amadeus?
«Sono orgoglioso di lavorare con lui, appena finisce la puntata gli mando sempre un messaggino».
Fiorello?
«Lo conoscevo già, dai tempi in cui lavoravo al Forte e lui aveva la casa vicino. La prima volta che l’ho incontrato gli ho detto: “Ciao, ti ricordi quel ragazzo alla sbarra del Forte? Ero io! E adesso conduco il Prima Festival”».
Artista preferito?
«Irama, tifo per lui».