Cristiano Godano a Castelsardo: il leader dei Marlene Kuntz in concerto con i Guano Padano
Il musicista protagonista domenica sul palco di piazza Santa MariaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dai Marlene Kuntz alla carriera da solista. "Stammi accanto" è il secondo album da solista e Cristiano Godano lo proporrà, insieme ad altri brani, domenica a Castelsardo, in piazza Santa Maria alle 22, nell’ambito del festival Musica sulle Bocche. Sarà accompagnato dai Guano Padano. La band è composta dal chitarrista Alessandro “Asso” Stefana (Vinicio Capossela, PJ Harvey), dal bassista e contrabbassista Danilo Gallo (cofondatore del collettivo indipendente El Gallo Rojo Records) e dal batterista Zeno De Rossi (batterista dell’anno Musica Jazz 2011).
Cristiano Godano, "Stammi accanto" è nato durante il Covid, risente del clima cupo?
"Stavo cercando di uscire da quella situazione in maniera creativa, ho cercato di mettere insieme delle canzoni. Il disco è molto riflessivo, ci sono molte cose che rivolgono lo sguardo all'interno, sicuramente il periodo ha favorito l'introspezione".
Cosa aggiunge la band dei Guano Padano ai brani?
«Suonare coi Guano Padano è molto eccitante perché mi consentono di portare sul palco un mondo sonoro di eleganza, raffinatezza, intensità e carezzevolezza».
In “Dentro la ferita” canti “Ho dato un nome al mio demone” qual è il demone di Godano?
«La musica a tutti gli effetti, da giovane era la mia unica ragione di vita».
Gli artisti nati negli anni '70 e '80 suonano ancora, oggi invece il sistema vuole concentrare tutta la carriera in tre-quattro anni spremendo il massimo, come la vede?
«Bisognerebbe aspettare se qualcuno di questi musicisti porterà avanti la carriera dopo tre-quattro anni di spremitura. Internet sta cambiano i connotati della musica e la si fa gratis, ma non so quanto possa reggere il sistema. È una musica più finta fatta con le macchine, il lavoro con la band in studio è sostenibile solo dai giganti».
Che rapporto ha coi social?
«Nel mio social e in quello dei Marlene Kuntz sono connesso con molti di quelli che ci seguono e vado a leggermi le emozioni e i complimenti, e questo rinforza. Da altri punti di vista molto male perché i social sono pieni di nervosismi, litigi, sono una gabbia nella quale l'umanità si ritrova al servizio del volere degli algoritmi».