Poche serie tv hanno riscosso un’accoglienza di pubblico e critica come avvenuto per la saga del “Trono di Spade”. Messo da parte il finale - per molti ritenuto deludente - l’adattamento televisivo ha saputo attingere dall’epico immaginario fantasy di G.R.R.Martin con rispetto e precisione su tanti dei dettagli che, prima ancora, hanno reso le opere letterarie di riferimento veri capolavori del genere. E mentre lo stesso incastro vincente di attinenza all’opera originale e gran resa visiva sta nuovamente facendo breccia col recente prequel “House of the Dragon”, l’emittente HBO si dimostra sempre più inarrestabile, preparandosi già ad una nuova produzione. “A Knight of the Seven Kingdoms: The Hedge Knight” - da noi conosciuta più semplicemente come “Il Cavaliere dei Sette Regni” - sarà la prossima serie spin-off del “Trono di Spade” e racconterà avvenimenti anch’essi antecedenti a quelli visti nelle storiche cinque stagioni originali. Scopriamo dunque i dettagli a disposizione, in vista di cosa potremmo aspettarci da questo promettente side project:

Torneremo ancora una volta ad approfondire le trame del passato di Westeros, ben novant’anni prima degli eventi di “Game Of Thrones”. Si ribadisce quindi una scelta da parte degli autori orientata verso le origini, indagando sui principi da cui sono andati a seguire gli avvenimenti cardine di tutta l’epopea del “Trono di Spade”. Più nello specifico, il romanzo “Il Cavaliere dei Sette Regni” si divide in tre racconti ambientati nello stesso mondo delle “Cronache del Ghiaccio e del Fuoco”, con protagonisti il cavaliere errante Sir Duncun L’Alto e il suo fedele scudiero Egg, che diverrà poi Re Aegon V della casa Targaryen. La tripartizione del libro consiste nei seguenti racconti: “Il cavaliere errante. Una storia dei Sette Regni”, “La spada giurata” e infine “Il cavaliere misterioso”; svariati riferimenti ad essi sono inoltre presenti nella saga delle “Cronache del Ghiaccio e del Fuoco”. 

Il personaggio di Egg - come già accennato l’Aegon che diverrà il quindicesimo sovrano del Trono di Spade - viene così soprannominato per la sua testa calva, che ricorda appunto la forma di un uovo. In una storia che potremmo definire un po’ “La Spada nella Roccia” con tinte più epiche e mature, il prode scudiero verrà eletto nuovo sovrano dopo che il Gran Concilio escluderà diversi suoi contendenti, e soprattutto dopo il rifiuto di suo fratello Aemon a concorrere per il diritto al trono, proprio quell’Aemon che scopriamo essere un Targaryen alla fine del “Trono di Spade”. Re Aegon - ricordato anche come “l’improbabile” - si incamminerà perciò insieme al prode cavaliere Duncun in un’avventura dalle atmosfere chiaramente riconducibili all’epica cavalleresca, incontrando vari personaggi divenuti ormai ben riconoscibili tra gli appassionati: da Sir Barristan Selmy, che sconfiggerà Duncun in un torneo, a Brienne di Tarth fino a un giovanissimo Walder Frey. Per ciò che concerne invece le prime supposizioni sul cast s’è fatto già il nome di Paddy Considine e Milly Alcock. Nient’altro da aggiungere su questo punto per ora.

L’epoca che andrà a ripercorrere la serie è quella in cui i Targaryen si ergono  ancora detentori del trono, con l’immagine ben impressa fra i ricordi degli abitanti di Westeros dell’ultimo drago vivente. Come già avvenuto per “House of the Dragon”, la storia verrà opportunamente adattata al piccolo schermo dallo stesso Martin insieme ad Ira Parker e Ryan Condal; Vince Gerardis sarà invece coinvolto nel progetto come produttore esecutivo.

Fra le altre cose - dato l’hype sconsiderato che solo la notizia di una nuova serie attinente al mondo di Martin può generare - farà la gioia dei fan sapere  che l’autore ha affermato recentemente di avere in mente una possibile data di pubblicazione per i due ultimi libri delle “Cronache”. Chissà che magari, a seguito della pubblicazione, si possa considerare anche un finale alternativo della tanto bistrattata chiusura dell’ultima stagione di “Game of Thrones”. Se non altro, in un caso simile, la responsabilità cadrebbe per la maggiore sul suo autore e non sui creatori della serie. E dato il considerevole interesse che HBO dimostra da anni sul marchio, niente in linea teorica può essere escluso. 

Giovanni Scanu

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