Sull'appuntamento con i 60 anni, che compirà il 16 maggio, Fiorello ha già fatto ridere mezza Italia prima di arrivarci: è successo a Sanremo con i monologhi sulla prostata e poi durante il dibattito sulla "Fase2" dell'epidemia da coronavirus, quando indiscrezioni fuorvianti paventavano la prosecuzione del lockdown per gli ultrasessantenni.

"I 60enni a casa. Viva i 60enni del nuovo millennio!", aveva scritto sui suoi seguitissimi profili social annunciando di essere pronto a restare comodamente tranquillo a casa.

Ora tutto è pronto per la festa con le 60 candeline, che secondo i meglio informati sarà una festa in famiglia, "tra congiunti", come impongono le regole del momento. E per Fiorello non sarà poi così diverso da come avrebbe festeggiato comunque: al suo matrimonio gli invitati erano stati solo una ventina.

Lo showman arriva, duqnue, ai 60 anni con gli ultimi 12 mesi che lo hanno visto tornare prepotentemente sulla scena: dalla radio, con il seguitissimo "Il Rosario della Sera" che ha visto il suo ritorno su Deejay dopo l'esordio degli anni Ottanta, e poi la televisione con il ritorno al grande show di prime time, sia con il pionieristico "Viva RaiPlay", sia con il riuscitissimo Sanremo da "incursore" e angelo custode dell'amico fraterno Amadeus, cui ha già promesso un ritorno il prossimo anno.

Ma nella carriera di Fiorello, sopravvissuta anche ad una bocciatura di Baudo (che non lo volle a "Fantastico" nel 1986 e più avanti ammise "ho preso una toppata gigantesca"), c'è molto di più. Il 'Karaoke' di Italia1 che lo rese una vera popstar all'inizio degli anni '90, il Festivalbar da conduttore, la partecipazione da cantante al Festival di Sanremo con "Finalmente Tu". E anche la crisi, confesserà, causata anche dalla droga.

Poi la rinascita, dovuta anzitutto a due incontri fondamentali: quello con Susanna Biondo, nel 1996, la donna che sposerà nel 2003 e che gli regalerà la figlia Angelica (oltre ad Olivia, nata da una precedente unione della Biondo, e che Fiorello ha sempre considerato come una figlia), e quello con il produttore bolognese Bibi Ballandi che lo farà approdare su Rai1 nel 2001 con il suo primo one man show "Stasera pago io".

In mezzo anche un'incursione hollywoodiana, con "Il talento di Mr. Ripley" di Anthony Minghella, nel quale interpreta "Tu vuò fa' l'americano" di Renato Carosone, in compagnia di Matt Damon, Jude Law e del fratello Beppe.

Poi, tra il 2001 e il 2008, arriva il grande successo di "Viva Radio2", e poi il suo "Fiorello Show" nel 2009 su Sky. In Rai ritorna nel 2011 con "Il più grande spettacolo dopo il weekend" e al debutto incassa oltre 10 milioni di spettatori.

Quindi, il ritorno a tutto tondo di quest'anno, che lo vede in forma smagliante grazie anche alla dieta (negli ultimi mesi quella delle 16 ore di digiuno) e allo sport, soprattutto il tennis, che non ha interrotto nemmeno nei giorni di Sanremo.

C'è del sessantennismo, direbbe lo stesso Fiorello con una delle sue più recenti "invenzioni". Ma in realtà, ai sessant'anni del più vivace showman della tv italiana, proprio non ci crede nessuno.

(Unioneonline/v.l:)
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