Al 68° Zecchino d'oro un brano scritto da don Marruncheddu
È la prima volta di un sacerdote tra gli autori del celebre festival per bambine e bambiniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dopo i religiosi a Sanremo (Frate Cionfoli) e nei talent (Suor Cristina a “The Voice” la stranezza era proprio che mai un prete avesse scritto per lo Zecchino d'Oro, il festival più celebre (non solo in Italia) dedicato ai piccoli cantanti. A infrangere il tabù ci ha pensaro don Francesco Marruncheddu, attuale parrocco della Chiesa di San Giovanni Bosco a Sassari. Il sacerdote è l'autore del testo di “Ci pensa il vento”, canzone musicata dal pluripremiato maestro vicentino Lodovico Saccol.
Dal 28 al 30 novembre alla 68^ edizione del festival, che andrà in diretta su Rai Uno, ci sarà in gara tra i 14 brani anche “Ci pensa il vento” che sarà cantata da Emma, una bambina di 9 anni proveniente da Monza. Ad accompagnarla, come per tutte le canzoni in gara, sarà come sempre il Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano, diretto da Margherita Gamberini.
Sacerdote di origini oristanesei, giornalista pubblicista che collabora anche con L'Osservatore Romano, don Marruncheddu spiega: “Ci pensa il vento è un pezzo semplice, ma dal sapore fortemente introspettivo. Nasce dalla riflessione su un elemento naturale, il vento, sempre presente e vitale, che tutti pensiamo di conoscere bene, ma che in realtà non controlliamo e non possediamo, e che rimane misterioso e ingovernabile. In questa canzone, viene visto come un compagno della vita di ogni giorno, quasi personificato, capace di evocare fotogrammi di tempi passati o romantici, proprio come un caro amico”.
