Aaron Carter è annegato accidentalmente nella sua vasca da bagno a causa dei sedativi che aveva assunto e di un gas inalato. 

Lo ha stabilito il rapporto di un medico legale che ha analizzato il corpo del cantante e fratello minore di Nick Carter, dei Backstreet Boys.

Carter è stato trovato morto all'età di 34 anni nella vasca da bagno della sua casa a Lancaster, in California, il 5 novembre scorso.

Nel suo organismo c’erano tracce di alprazolam e di difluoroetano, «un gas comunemente usato come propellente nei detergenti a spruzzo d'aria», che «può indurre sensazioni di euforia quando inalato».

Due sostanze fatali che lo hanno stordito al punto di annegare.

L'autopsia è stata eseguita il giorno dopo la morte di Carter, ma i risultati sono stati congelati in attesa dei test tossicologici, che spesso richiedono mesi.

Carter, ex bambino prodigio, aveva dato il via alla sua carriera aprendo i concerti dei Backstreet Boys. Tra la fine degli anni '90 e l'inizio del 2000 ha venduto milioni di copie dei suoi quattro album, il primo dei quali è uscito quando aveva solo nove anni.

Aveva anche recitato in «Lizzie McGuire», «Sabrina, vita da strega»e partecipato a show come «Ballando con le stelle».

Aveva un bimbo, Prince Lyric, nato nel novembre 2021, di cui aveva perso la custodia per i suoi problemi di dipendenza.

(Unioneonline/D)

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