007, Martin Campbell chiede un titolo fedele allo spirito della saga
Regia affidata a Denis VilleneuveDenis Villeneuve (Ansa)
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Siamo sempre più impazienti di scoprire cosa stia accadendo negli uffici di Amazon Studios riguardo al nuovo progetto di “007”. Dopo l’acquisizione nel 2022 dei diritti di distribuzione da parte del colosso di Seattle e, lo scorso anno, di tutti i diritti creativi della saga appartenuti agli storici produttori Barbara Broccoli e a Michael G. Wilson, le voci hanno cominciato a circolare insistentemente: dalla lista dei nomi papabili per il ruolo di James Bond alla possibilità di assistere a un reboot completo del franchise, più vicino ai gusti del mercato odierno e meno legato un approccio continuativo con i predecessori.
Con un carico di responsabilità non indifferente, Amazon dovrà dimostrare tanto ai cultori degli originali quanto al nuovo pubblico di avere le carte in regola per rilanciare la serie cinematografica al meglio della forma, dopo un’assenza di cinque anni dall’ultimo “No time to Die”, che comincia a pesare seriamente sulle aspettative della fanbase e con ancora pochi sviluppi concreti all’orizzonte. Tra le novità più sostanziali c’è stata sicuramente quella dello scorso giugno, con l’ingaggio di Denis Villeneuve per la regia del prossimo film.
Il cineasta - oggi considerato oggi tra i maggiori esperti soprattutto del genere fantascientifico, in particolare dopo gli eccellenti risultati di “Dune” e “Dune: Parte 2” - ha sempre sostenuto, nelle varie interviste, di essere un fan incallito della saga fin da quando era giovane, come ulteriormente chiarito nel comunicato ufficiale pubblicato a seguito del suo coinvolgimento: “Per me, è un territorio sacro. Intendo onorare la tradizione e aprire la strada a molte nuove missioni future. Questa è una grande responsabilità, ma anche un grande onore ed è incredibilmente emozionante. Amy, David e io siamo assolutamente entusiasti di riportare Bond sullo schermo. Grazie ad Amazon MGM Studios per la fiducia”.
Ripensando ai vecchi aneddoti, ha aggiunto: “Alcuni dei miei primi ricordi cinematografici sono legati a 007. Sono cresciuto guardando i film di James Bond con mio padre, fin da Agente 007 - Licenza di uccidere con Sean Connery. Sono un fan sfegatato di Bond”. E lo stesso entusiasmo traspare dalle parole dei produttori David Heyman ed Amy Pascal, che affermano: “Denis Villeneuve è innamorato dei film di James Bond fin da quando era bambino. È sempre stato il suo sogno realizzare questo film, e ora è anche il nostro. Siamo fortunati a poter collaborare con questo straordinario regista”.
Proprio sulla direzione che potrebbe intraprendere la saga è intervenuto di recente Martin Campbell, regista storico del franchise dopo aver diretto “007 - Goldeneye” con Pierce Brosnan e “007 - Casinò Royale” con Daniel Craig, considerati tra i capitoli moderni più apprezzati. Intervistato da Gold Derby, la sua speranza è che il franchise mantenga intatta la sua identità, senza il bisogno di ripartire da zero con un reboot completo. La cosa fondamentale - afferma il regista - è semplicemente realizzare “un film dannatamente buono di Bond”, e non lasciarsi tentare da stravolgimenti che potrebbero snaturare la formula originale. Ha dichiarato Campbell nello specifico, rivolgendosi a Villeneuve: “Non rompere ciò che non è rotto. Non c'è bisogno di un reboot, serve solo un film dannatamente buono di Bond! Quindi non fargli niente, fondamentalmente”.
Su questa linea, Campbell ha chiarito di riferirsi non tanto all’estetica della saga quanto allo spirito che la caratterizza, con un personaggio che - anche dopo sessant’anni - non ha perso il suo smalto e continua a essere appetibile per il pubblico. Anzi, lo scenario attuale - scandito dalle instabilità geopolitiche e da un uso improprio della tecnologia - coinciderebbe perfettamente con un nuovo capitolo di “007”. In questo senso, Campbell ha anche ribadito che i suoi “Goldeneye” e “Casinò Royale” sarebbero ancora “altrettanto potenti se uscissero oggi”, segno che un film realizzato con gli ingredienti giusti può superare senza troppe difficoltà la prova del tempo.
Tornando a Villeneuve, le ultime informazioni rivelano che il regista vorrebbe per il nuovo Bond un volto ancora sconosciuto, smentendo così le teorie circolate su internet per mesi. La notizia, riportata da Deadline, accantonerebbe la possibilità di vedere interpreti come Timothée Chalamet, Glen Powell, Austin Butler o Jacob Elordi indossare i panni del personaggio. Se queste premesse dovessero trovare conferma, l’attore sarà molto probabilmente in un’età compresa tra i 20 e i 30 anni. Per scoprirlo, tuttavia, bisognerà attendere ancora a lungo, poiché lo stesso Villeneuve ha confermato che i casting partiranno non appena avrà ultimato i lavori sul prossimo “Dune 3”. Sebbene dunque certe premesse richiedano ancora molta pazienza, si può dire quantomeno che lascino ben sperare per ciò che ci aspetta.
