“Sa Die de sa Sardigna” anche per gli emigrati
Un incontro online per celebrare la ricorrenza: diversi gli interventi in programma per ricordare l’insurrezione popolare del 28 aprile 1794
Con una videoconferenza la Fasi (Federazione delle Associazioni sarde in Italia) celebra “Sa Die de sa Sardigna” mercoledì 28 aprile a partire dalle 17.
All’iniziativa, che gode del patrocinio della Regione Sardegna-Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale, del Comune di Bono (Sassari), e in collaborazione con l’Associazione di Promozione Sociale e Culturale “Giommaria Angioy” di Marchirolo (Varese), intervengono: Maurizio Sechi, vicepresidente vicario della F.A.S.I., in veste di moderatore; Mattia Lilliu, Coordinatore Giovani F.A.S.I., che gestirà la diretta streaming sul canale YouTube F.A.S.I.; Alessandra Zedda, assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale della Regione Autonoma della Sardegna; Serafina Mascia, presidente della F.A.S.I.; Elio Mulas, sindaco di Bono; Gianfranca Canu, presidente del Circolo "Giommaria Angioy" di Marchirolo; Paolo Pulina, vicepresidente e responsabile Cultura della F.A.S.I., che introdurrà il video da lui registrato, per la maggior parte in limba; Andrea Pubusa, Università di Cagliari, autore del volume "Giovanni Maria Angioy e la nazione mancata: i cento giorni che sconvolsero la Sardegna"; video-intervista di Fernando Codonesu; Federico Francioni, storico, autore del volume "Vespro sardo" e di vari saggi su Angioy; video.
L’iniziativa si svolge online sul canale Youtube della F.A.S.I.
(Unioneonline/s.s.)