Gli Ordini TSRM e PSTRP della Sardegna, che rappresentano complessivamente 18 professioni sanitarie afferenti alle aree tecnica, della riabilitazione e della prevenzione, sono stati ricevuti in audizione dall’Assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, Armando Bartolazzi, per affrontare il tema dell’istituzione della dirigenza delle professioni sanitarie in tutte le Aziende del servizio sanitario regionale.

Al centro dell’incontro, la volontà condivisa di completare l’assetto delle dirigenze di area, tecnica, della riabilitazione e della prevenzione, in modo uniforme su tutto il territorio regionale, garantendo equità di rappresentanza e una governance realmente multiprofessionale del sistema sanitario sardo.

“Si tratta di un passaggio fondamentale per dare piena attuazione ai principi della legge 251 e alle disposizioni regionali – ha dichiarato il Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Cagliari e Oristano, Antonio Attanasio –. È giunto il momento che anche le aree tecnica, riabilitativa e della prevenzione abbiano i propri dirigenti, così come già accade per l’area infermieristica e ostetrica. Solo così potremo garantire una gestione moderna, integrata e coerente con le sfide della sanità del futuro.”

Un vuoto organizzativo che dura da anni

Ad oggi, da Oristano in giù, con la sola eccezione della ASL di Cagliari e della ASL del Sulcis, risulta operativa esclusivamente la dirigenza dell’area infermieristico-ostetrica, mentre mancano del tutto i dirigenti per le aree tecnica, riabilitativa e della prevenzione, nonostante siano attive le graduatorie derivanti dai concorsi pubblici conclusi nel 2024 per le prime due aree.

Questa assenza non rappresenta solo un vuoto organizzativo, ma il sintomo di una criticità strutturale che gli Ordini seguono e denunciano da anni.
In particolare nelle aziende dell’area centro-meridionale, AOU di Cagliari, ARNAS Brotzu, ASL Oristano, ASL Medio Campidano, ASL Nuoro e ASL Ogliastra, non è presente alcun dirigente per le tre aree professionali.
Una situazione che determina una disparità di trattamento, con professionisti qualificati e idonei che, pur possedendo i requisiti per dirigere Strutture Semplici, restano esclusi da percorsi di crescita e dalle opportunità di maturare l’esperienza necessaria per accedere in futuro a posizioni di Struttura Complessa.

Un passo decisivo: l’accordo con l’Assessorato

L’incontro con l’Assessore Bartolazzi ha segnato un passaggio decisivo: è stato infatti raggiunto un accordo d’indirizzo per l’inserimento, negli atti aziendali di tutte le aziende sanitarie della Sardegna, della previsione di tre dirigenze distinte:

  • una per l’area tecnica,
  • una per l’area della riabilitazione,
  • una per l’area della prevenzione.

Tali posizioni saranno previste laddove oggi mancano e in particolare nelle Aziende socio-sanitarie locali, nell’ARNAS Brotzu e nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari, completando così il quadro della governance delle professioni sanitarie delineato dalla normativa nazionale e regionale.

Le prospettive immediate

L’Ordine TSRM e PSTRP di Cagliari e Oristano ha sottolineato come si sia ormai vicinissimi a un risultato inseguito da anni: vedere riconosciuta in modo formale e strutturale la presenza della dirigenza per tutte le aree professionali.

Il passo successivo sarà lo scorrimento delle graduatorie esistenti, con decine di dirigenti già pronti a essere inseriti negli assetti organizzativi aziendali:

  • per l’area tecnica, il concorso unificato bandito da ARES Sardegna;
  • per l’area della riabilitazione, il concorso bandito dalla ASL Sulcis.

Resta da completare il quadro con la pubblicazione del concorso per dirigente dell’area della prevenzione, ultimo tassello necessario per rendere effettivo il nuovo assetto di governance delle professioni sanitarie in Sardegna.

Una visione condivisa per il futuro

L’accordo con l’Assessorato rappresenta una svolta di sistema, orientata a valorizzare tutte le professioni sanitarie e a garantire equità di rappresentanza e di opportunità.
Il riconoscimento delle dirigenze di area tecnica, della riabilitazione e della prevenzione non è solo un atto amministrativo, ma un investimento sulla qualità, sulla sicurezza e sull’innovazione del servizio  sanitario regionale.

L’istituzione del dirigente di area rappresenta una necessità concreta e attuale per affrontare le sfide del futuro: non solo in termini di gestione delle risorse umane, ma anche di pianificazione delle dotazioni organiche e di governo delle traiettorie evolutive peculiari di ciascuna area professionale, chiamate a rispondere in modo proattivo ai cambiamenti scientifici, tecnologici e organizzativi della sanità moderna.

© Riproduzione riservata