Screening oncologici gratuiti, Sardegna fanalino di coda in Italia: «Migliaia di diagnosi mancate»
L’allarme del Gimbe: «Il 50% degli italiani non fa controlli per mammella e cervice, il 66% per il colon»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sardegna fanalino di coda per screening oncologici gratuiti in Italia. È l’impietoso quadro che emerge dal report della Fondazione Gimbe sui dati 2023 dell'Osservatorio Nazionale Screening (Ons), e che evidenzia, ancora una volta, le difficoltà della rete sanitaria nell’Isola.
Tre gli screening presi in esame dallo studio: quello alla mammella, che vede la Sardegna in 20esima posizione a livello nazionale, e poi gli screening a cervice e colon-retto, che vedono l’Isola in 17esima posizione.
«È evidente - commenta il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta - che sul fronte degli inviti molte Regioni devono migliorare le proprie capacità organizzative. Ma, la principale criticità rimane la scarsa adesione agli screening: servono maggiori informazioni, strategie di comunicazione efficaci e coinvolgimento attivo dei cittadini. Perché aderire agli screening organizzati significa diagnosi precoce, trattamento tempestivo delle lesioni pre-cancerose, un numero maggiore di guarigioni definitive, meno sofferenze per i pazienti, costi minori per il Ssn e, soprattutto, meno decessi per tumore».
In generale, a livello nazionale, sono state 50mila solo nel 2023 le diagnosi mancate, tra tumori e lesioni pre-cancerose. Con 1 persona su 2 che non fa i controlli per mammella e cervice, e 2 su 3 quelli per il colon-retto.
«Complessivamente - afferma Cartabellotta - nel 2023 quasi 16 milioni di persone sono state invitate ad eseguire un test di screening, ma solo 6,9 milioni hanno aderito».
Gli screening oncologici inclusi nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), che tutte le Regioni sono tenute a offrire gratuitamente, prevedono: la mammografia per le donne tra i 50 ed i 69 anni (in alcune regioni non sottoposte a piani di rientro estesa alle donne tra i 45-49 anni e i 70-74); lo screening del tumore della cervice uterina per le donne tra i 25 ed i 64 anni; e quello colon-rettale per donne e uomini tra i 50 ed i 69 anni (in alcune regioni anche nella fascia 70-74).