Sclerosi multipla, la sfida della teleriabilitazione parte da Cagliari
L’Università protagonista con il programma PlatinuMSPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un algoritmo intelligente, una piattaforma accessibile da casa, e l’obiettivo ambizioso di migliorare la qualità della vita di migliaia di pazienti affetti da sclerosi multipla: l’innovazione nella riabilitazione neurologica passa anche dalla Sardegna.
L’Università di Cagliari entra nel cuore di PlatinuMS, un progetto di ricerca finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon Europe, che punta a sviluppare e testare un avanzato sistema di teleriabilitazione basato sull’intelligenza artificiale, pensato per aiutare da remoto persone con sclerosi multipla (SM).
Il progetto ha preso il via il 28 giugno e avrà una durata triennale. Con UniCa collaborano le università di Limerick (Irlanda), Tel Aviv (Israele) e Aarhus (Danimarca).
Al centro dello studio ci sono le potenzialità di un trattamento riabilitativo accessibile da casa, che potrebbe trasformare radicalmente il modo in cui le persone con SM affrontano i problemi legati al cammino, all’equilibrio, alla forza muscolare e, più in generale, alla qualità della vita.
«Il nostro ruolo è duplice», spiega Massimiliano Pau, docente di Bioingegneria e responsabile del Laboratorio di biomeccanica ed ergonomia industriale dell’Università di Cagliari.
«Da un lato verificheremo, attraverso tecnologie avanzate di analisi del movimento, se la riabilitazione a distanza migliora le funzioni motorie. Dall’altro, grazie alla collaborazione con il Centro Sclerosi Multipla della Sardegna, analizzeremo anche gli aspetti clinici, psicologici e sociali delle persone coinvolte».
Il laboratorio utilizzerà strumentazioni sofisticate, tra cui sensori indossabili e sistemi ottici per l’analisi biomeccanica, per monitorare i progressi dei pazienti durante il percorso riabilitativo.
L’indagine sarà a tutto tondo, includendo anche le percezioni soggettive di benessere, umore, partecipazione sociale e la facilità d’uso della piattaforma digitale, fondamentale per garantire accessibilità a pazienti di tutte le età.
Il team dell’Università di Cagliari è composto, oltre che da Pau, da Bruno Leban, Federico Arippa, Micaela Porta e Giulia Casu, in collaborazione con la neurologa Eleonora Cocco, direttrice del Centro Sclerosi Multipla della Sardegna.
La sclerosi multipla, che colpisce circa 2,8 milioni di persone nel mondo, è una delle patologie neurologiche più diffuse e complesse. Sebbene la teleriabilitazione rappresenti una promettente alternativa ai trattamenti tradizionali, le barriere tecnologiche e cliniche sono ancora molte. Il progetto PlatinuMS vuole superarle, dimostrando l’efficacia di un approccio innovativo che unisce scienza, tecnologia e cura della persona.
(Unioneonline/Fr.Me.)