Una malattia quasi sconosciuta. Si tratta della fibromialgia di cui si è parlato ieri nel primo convegno promosso a Sassari, nell’Hotel Carlo Felice.

“Lo abbiamo organizzato - riferisce Daniel Contu, referente locale per i pazienti dell’Associazione italiana fibromialgica - perché vorremmo si parlasse di più di questa patologia che affligge migliaia di sardi”.

In Italia sono circa 2 milioni le persone che ne soffrono colpite dal dolore cronico, la miastenia e disfunzioni gravi.

“Purtroppo - afferma la vicepresidente nazionale dell’Aisf Giusy Fabio - al momento la fibromialgia non è inclusa nei livelli minimi di assistenza del ministero nonostante i tanti disegni incardinati sull’argomento”. Sulla fibromialgia pesa la nomea falsa di “malattia immaginaria”, dovuta anche alla complessità della diagnosi e al fatto che, talvolta, la si confonda con altre patologie come la depressione.

“Il problema - conclude Contu - sta quindi nel trovare medici competenti che la scoprano”. Ci si deve rivolgere a un reumatologo con cui verificare i gradi di severità della patologia. “Spesso- sottolinea Daniel - può portare all’invalidità rendendo impossibile lavorare”.

Al momento non esiste una cura e nemmeno sono appurate le cause che portano al suo insorgere. Intanto a Sassari si stanno muovendo i primi passi per gettare una luce sul problema grazie al consiglio comunale che nei giorni scorsi ha votato all’unanimità un ordine del giorno in merito. 

“Hanno promesso - conclude Daniel Contu - che promuoveranno delle iniziative e questo ci rende molto felici”.

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