Lupus e reumatismi
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“Treat to Target”. Si chiama così, nel mondo scientifico l’approccio che consente di mettere a punto una terapia mirata e il controllo dei disturbi, oltre che delle alterazioni che si possono rivelare negli organi, nella sfida alle malattie reumatologiche. Sono tante e non colpiscono solo gli anziani. Oggi, grazie alla diagnosi precoce e il tempestivo intervento terapeutico anche grazie all’utilizzo di innovativi farmaci biologici gli specialisti sono in grado di limitare notevolmente e in alcuni casi annullare la progressione del danno, con conseguente miglioramento della qualità di vita e della sopravvivenza di chi soffre di queste patologie.
A ricordarlo sono i protagonisti del talk show “Lupus e malattie reumatiche, conoscerle per curarle meglio”, andato in onda su Videolina. Insieme ad Alberto Cauli, professore ordinario e Direttore della Unità Operativa Complessa di reumatologia della AOU e Università di Cagliari, anche Matteo Piga, professore associato dell’Università di Cagliari, Antonio Piras, medico di medicina generale a Cagliari e Ivo Picciau, Presidente regionale ASMAR (Associazione Sarda Malattie Reumatologiche).
«È fondamentale intervenire prima che sia tardi, quindi la diagnosi precoce è un elemento fondamentale per queste patologie che sono particolarmente diffuse in Sardegna e colpiscono più frequentemente i giovani ed in particolare le giovani donne in età fertile, tra i 20 e i 45 anni – spiega Cauli. Sono molto differenti tra loro sia per come si manifestano sia per le cause che le determinano. È vero che colpiscono soprattutto le articolazioni, lo scheletro e i muscoli ma possono coinvolgere anche gli organi interni».
Insomma, in questo “arcipelago” di patologia si va da quadri come l’artrosi e l’osteoporosi fino all’artrite reumatoide e alle spondiloartriti, passando per la sclerosi sistemica, la gotta e il Lupus eritematoso sistemico o LES su cui punteranno l’attenzione gli esperti. La malattia può interessare tutti gli organi del corpo ed è causata da una disregolazione del sistema immunitario a seguito della quale l’organismo viene “aggredito da se stesso”. «Il quadro colpisce soprattutto giovani donne in età fertile e può interessare articolazioni (determinando artralgie o artrite franca), sangue (anemia, diminuzione di leucociti e piastrine), sistema nervoso (sia centrale che periferico), reni (glomerulonefrite e proteinuria), cuore (pericardite e endocardite), polmoni (pleurite), cute (eritemi) – fa sapere Cauli. In pratica tutto l’organismo può essere coinvolto, spesso con febbricola e astenia generale. Spesso riconosce una predisposizione genetica e si caratterizza per la presenza nel sangue di autoanticorpi (anti nucleo e anti DNA), utili ai fini diagnostici.
Attualmente, grazie a diagnosi più precoci e all’avvento di nuovi farmaci come gli anticorpi monoclonali e protocolli terapeutici sempre più mirati, la prognosi del Lupus è migliorata consentendo, nella maggior parte dei pazienti, una buona qualità di vita.
Federico Mereta
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Cagliari e Sassari centri regionali di riferimento
In Sardegna la rete reumatologica regionale si avvale di due Unità Operative complesse (presso l’Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari e presso l’Aou di Sassari) con servizio degenze e attività ambulatoriali, e di una capillare rete di strutture specialistiche ambulatoriali distribuite sul territorio regionale che collaborano con i due Centri di riferimento regionali.
La Reumatologia dell’Università di Cagliari, in particolare, sta conducendo due progetti innovativi di medicina personalizzata della durata di sette anni promossi dalla Comunità Europea, uno sul Lupus e uno sulla artrite reumatoide, che mirano a individuare per i singoli pazienti un approccio terapeutico personalizzato, quasi sartoriale, che possa contribuire a migliorare notevolmente la qualità della vita dei malati.
Inoltre, la struttura dell’Aou Cagliari è centro coordinatore per l’Italia dello studio Axis condotto nei 5 continenti su pazienti affetti da artrite psoriasica, così come partecipa alla ridefinizione diagnostica di malattie come la spondilite anchilosante nel contesto dello studio internazionale CLASSIC.
Gli aspetti terapeutici e clinici in generale del Lupus eritematoso sistemico, della sclerosi sistemica, dell’artrite reumatoide e dell’osteoporosi saranno oggetto di approfondimento il 6 e 7 maggio a Cagliari nel corso di un Congresso nazionale che vedrà la partecipazione dei più qualificati esperti italiani.
F. M.