Un importante intervento salvavita, realizzato grazie al trasporto, in soli 35 minuti, di un intera equipe specializzata da Carbonia a Sassari grazie a un mezzo dell’elisoccorso Areus.

E un nuovo e positivo risultato per la "missione" Ecmo (ExtraCorporeal Membrane Oxygenation) mobile, che utilizza cioè anche nel trasporto di pazienti da una struttura ospedaliera all’altra il particolare macchinario per ossigenare il sangue artificialmente.

La particolare equipe Ecmo, composta da un anestesista, un cardiochirurgo, un perfusionista e un infermiere di area critica, è partita domenica scorsa da Sassari attorno alle 17.30. Ad attendere all’ospedale Sirai un paziente sessantenne, ricoverato nel reparto di rianimazione per una grave insufficienza respiratoria, refrattaria ai trattamenti convenzionali.

L’uomo è stato stabilizzato e messo in sicurezza, quindi il trasporto a Sassari, con partenza alle 23, grazie a una speciale ambulanza tecnologicamente avanzata.

A collaborare nell'eccezionale operazione l'Aou di Sassari, l'Areus e l'Assl di Carbonia con l'ospedale Sirai: il paziente adesso si trova ricoverato nella rianimazione del Santissima Annunziata in condizioni stabili, sotto trattamento extra corporeo totale.

"Sassari si conferma centro di riferimento regionale Ecmo. Quanto messo in campo - spiega il direttore generale dell'Aou di Sassari - dimostra che il lavoro fatto in questi anni, coordinato dal professor Pierpaolo Terragni, ha reso la struttura in grado di intervenire ogni mese dell'anno, non soltanto durante la stagione influenzale".

"Perle missioni Ecmo, come quella di domenica - afferma Piero Delogu, direttore sanitario di Areus Sardegna - abbiamo ottenuto la certificazione aeronautica Enac all'utilizzo di queste apparecchiature sull'elicottero. Adesso, seguirà una procedura condivisa tra Areus e Aou per meglio definire le strategie operative da utilizzare in questi casi".

Grazie a questa nuova autorizzazione al volo, la Sardegna si propone tra le poche regioni disponibili al trasporto di questa tipologia di paziente.

Ad essere utilizzato domenica è stato l'elicottero di stanza a Olbia, il più grande a disposizione della flotta Areus. Sul campo sono stati impegnati nella missione Ecmo l'anestesista rianimatore Luigi Solinas, il cardiochirurgo Giangiacomo Carta, il perfusionista Alessio Moretto e l'infermiera Maria Dore.

Il professor Pierpaolo Terragni, da Sassari, è rimasto in costante contatto con l'ospedale di Carbonia e il medico Mariano Cabras della rianimazione sino al termine dell'operazione.

(Unioneonline/v.l.)
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