Brotzu, la Stroke Unit festeggia 20 anni con un nuovo riconoscimento
Assegnato alla struttura diretta da Maurizio Melis il premio Angels Awards Gold per il secondo anno consecutivo
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La Stroke Unit del Brotzu di Cagliari compie 20 anni e festeggia con un importante riconoscimento.
L'11 settembre 2001, infatti, veniva inaugurata nel più grande ospedale della Sardegna la prima struttura dedicata all'ictus nella regione, una realtà che negli anni è diventata di riferimento regionale.
Si tratta di un'unità specialistica, attiva 24 ore su 24, con personale medico e infermieristico esclusivamente dedicato alla diagnosi e cura dell'ictus cerebrale. Terza causa di morte in Italia dopo le malattie cardiovascolari e le patologie tumorali, l'ictus è considerata una patologia tempo-dipendente; la salvezza della persona colpita dipende infatti dalla rapidità con cui vengono riconosciuti i sintomi e dalla tempestività delle cure, farmacologiche e interventistiche, praticate sul paziente.
In vent'anni di attività la Stroke Unit del Brotzu ha visto circa 12mila pazienti spesso in gravissime condizioni, per molti dei quali è stato possibile intervenire riducendo le conseguenze dell'ictus e consentendo loro una ripresa di vita normale.
La struttura, appartenente al reparto di Neurologia e diretta da Maurizio Melis, grazie alla costante attività di assistenza festeggia il ventennale con un importante riconoscimento: per il secondo anno consecutivo ha ricevuto il premio Angels Awards Gold da parte di ESO (European Stroke Organization) e dall'organizzazione internazionale Angels, confermandosi così tra i migliori centri a livello internazionale per la cura dell'ictus.
La cura delle persone colpite da ictus è affidata non solo agli strumenti ad altissima tecnologia ma alla fondamentale collaborazione tra tutti i professionisti sanitari coinvolti. Medici (neurologi, radiologi, neuroradiologi interventisti, neurochirurghi, fisiatri, cardiologi) infermieri e OSS impegnati ogni giorno in un'unica missione: salvare il paziente e restituirgli una vita normale.
(Unioneonline/v.l.)