Tra le merci più soggette ai rincari delle materie prime non ci sono solo alimentari e beni energetici. Si sono infatti impennati anche i costi dei dispositivi sanitari e degli ausili per le persone disabili: +36% su carrozzine manuali, elettriche e ausili complessi per disabilità gravi con il rischio che, secondo Confindustria Dispositivi Medici, in poche settimane si verifichi una grande difficoltà a reperirli e vadano deserte le gare di appalto perché non più sostenibili dalle imprese.

Materie prime

“L’effetto disastroso è di non poter dare un livello di assistenza essenziale come quella protesica”, ha segnalato Alessandro Berti, presidente dell’associazione Ausili di Confindustria Dispositivi medici. Secondo l’indagine del Centro Studi di Confindustria, l’aumento dei costi delle materie prime come il ferro (+51,6%), l’alluminio e l’acciaio inox (+39,5% e +36,3%), ma anche dei materiali plastici (+34,8%) e della componentistica elettronica (+32,1% ) si somma all’impennata dei costi per il trasporti e per le importazioni di componentistica, semilavorati e prodotti finiti che fa registrare mediamente un balzo del 188,9% con picchi che nelle ultime settimane hanno superato il 400%. Il comparto, che conta in Italia oltre 300 imprese, ha assistito negli ultimi anni a procedure pubbliche di acquisto improntate ad aggiudicazioni al prezzo più basso. “Le stazioni appaltanti, le Regioni e il sistema di approvvigionamento pubblico – ha continuato Berti – devono comprendere che per le nostre imprese non è più possibile fornire il Ssn alle condizioni di qualche mese fa. Purtroppo, le numerose richieste di revisione non hanno ricevuto alcuna risposta. Per contro anche recentissime procedure di acquisizioni pubbliche hanno basi d’asta calcolate su prezzi di mercato di due o tre anni fa. Con queste premesse il sistema non può reggere e ci sono pochissime settimane di autonomia”.

© Riproduzione riservata